Radio. Storie, voci e frequenze di un mezzo che ha fatto comunità e informazione sul territorio
È un compleanno poco notato, ma comunque significativo per la storia della comunicazione e del costume italiano: le radio libere compiono 50 anni. Ce lo ricorda l’Ebook edizioni Gammarò di Massimo Emanuelli Alza la tua radio per favor. Storia delle radio libere italiane di ieri e di oggi (fm, web e dab), che sarà presentato a Rimini al Lapidario romano del museo della Città, venerdì 27 giugno alle ore 17. L’autore sarà intervistato e interverranno anche diversi protagonisti della fase pionieristica delle radio libere romagnole e si potrà riascoltare una parte della radiocronaca mitica. Roberto Gabellini era in studio a Radio Rimini a commentare insieme a Romano Bedetti e Marino Ferri la radiocronaca da Las Vegas di Mario Ferri per Radio Rimini dell’incontro di boxe fra Alfio Righetti e Leon Spinks, perso dal riminese per soli due punti.
Tre mesi dopo Spinks avrebbe sconfitto Cassius Clay.
1946: L’ANTICIPO RIMINESE
Massimo Emanuelli, giornalista, docente e storico della radio, in realtà, fa partire tutto da Rimini, quando il 3 marzo 1946 Renato De Donato, Sergio Zavoli e Glauco Cosmi (fondatore della Sagra Malatestiana) con sette altoparlanti, recuperati nei magazzini dei pompieri, appesi ai muri superstiti delle due piazze, qualche rotolo di cavo, un giradischi e un microfono di radio Tripoli, diffondono “Voci nella città”, un ‘giornale parlato di pubblicità e informazione’.
Con le appassionanti radiocronache calcistiche della Libertas Rimini condotte da Sergio Zavoli. Narra la storia che un ingegnere veneto al Caffè Forcellini di piazza Cavour ascoltò quella voce particolare, dall’eloquio forbito, che commentava la partita Ravenna-Rimini. La segnalò a Vittorio Veltroni, responsabile delle radiocronache Rai. Il resto è storia nota.
IN PRINCIPIO C’ERANO RADIO RIMINI E RADIO RIVIERA
Dal 1975 ad oggi sono migliaia in Italia le radio libere nate e morte, dopo pochi anni, frutto di passione, del bisogno di comunicare senza filtri, della voglia di musica, anche di vocazione tecnologica. Una storia che vede spesso l’Emilia Romagna in prima linea. Dal 23 al 30 novembre 1974 da una roulotte sulla collina bolognese, un gruppo di giovani fra cui il regista Roberto Faenza e l’imprenditore culturale Rino Maenza danno vita a ‘Radio Bologna per l’accesso pubblico’. Fra i temi affrontati, raccogliendo le voci per strada col registratore: i prezzi, il traffico stradale, la casa. Ma c’era ancora il monopolio della Rai. Fu un pretore di Milano ad aprire alle radio locali. Il primo gennaio 1975 i parmensi poterono ascoltare l’annuncio di Anna Maria Bianchi: “ Qui radio Parma, iniziamo oggi le trasmissioni ufficiali sulla nostra emittente”. Nel riminese la prima radio libera è Radio Rimini 102. A settembre 1975 effettua le prima prove tecniche, poi il giorno di Natale Glauco Cosmi dà lo storico annuncio: “ Iniziano oggi le trasmissioni di Radio Rimini”. I primi conduttori furono Gilberto Gattei, Vittorio Corcelli, Luciano Vasini, Betty Miranda, Gianni Indino, Mauro Varriale. Al giornale radio collaborano, fra gli altri, Guerrino Pari, Angela Bertozzi, Romano Bedetti, Pierluigi Celli, Roberto Gabellini, Sergio Barducci.
Dopo alcuni cambi di proprietà, Radio Rimini chiude nel 1993.
Il 30 dicembre 1975 nasce sui 91.800 Mhz e i 101 Mhz Radio Riviera, seconda emittente romagnola, con sede in via Cairoli,
63 a Rimini. L’emittente è espressione del movimento di Comunione e Liberazione, ma aperta a vari contributi. Giornali radio, programmi politici e cronaca fra i punti di forza della programmazione. Direttore dei programmi è Vanni Casadei.
L’ASSALTO ALL’ETERE
Nel luglio del 1976 la Corte Costituzionale liberalizza le radio e le tv via etere “ di portata non eccedente l’ambito locale”.
È un boom senza fine, il far west dell’etere dove si sovrappongono e si intrecciano radio politiche, radio commerciali, radio informative, radio religiose con compra-vendite e nascita di nuove radio locali e poi di radio regionali e network nazionali.
A Bellaria nasce ‘ Radio Bim’, a Rimini, Fiorello Paci dà vita a ‘ Radio Amico Libro’ per informare gli ascoltatori sul vasto mondo dell’editoria. Sempre a Rimini, in via san Bernardino nasce ‘ Radio Esperanto’, a Rimini, zona Lagomaggio c’è ‘Radio Adriatico’ i cugini Botturi, al n. 105 di viale Oliveti battezzano ’ Radio Miramare’, da Riccione impazza ‘ Radio Sabbia’ certamente fra le radio più professionali, dall’alto di Torriana irradia’Radio Castello’, mentre a Cerasolo di Coriano Marzio Cesarini apre ‘ Radio Gabbiano’.
A Viserba c’è ‘ Rimini Onda Radio’, a Cattolica la sinistra extraparlamentare apre ‘ Radio Talpa’, dal celebre adesivo con la talpa occhialuta. A Rimini ‘ Radio Rosa e Giovanna’ ha vita molto più travagliata. Viene anche chiusa per poi trovare, per qualche tempo, ospitalità da ‘Radio Riviera’. Si trasferisce da Rivazzurra a Rimini, ‘ Radio Attiva’, salvata – quando era con l’acqua alla gola – dall’Enars Acli di Paolo Scarponi, dando vita ad un singolare centro di aggregazione giovanile che ha promosso varie iniziative musicali e culturali. E mentre a Coriano si accende ‘ Radio Coriano Tre’, a Novafeltria ‘ Radio Antares’, a Savignano sul Rubicone ‘ Radio Gamma’, a Rimini nell’estate 1980 la locale Federazione del Pci dà vita all’esperienza di ‘ Radio San Marino’ 88.8 e 98.4 Mhz. Arriva da Roma il direttore Piero De Chiara a cui subentra Patrizia Lanzetti. Ma la radio è troppo libera rispetto al partito e problemi economici della Federazione portano alla chiusura dell’esperienza nell’ottobre 1985, fra mille polemiche. Nasce nel marzo 1981 Radio Icaro ( nella foto i conduttori Matteo Munaretto e Max Alberici), una delle pochissime ancora in vita. Come scrive Giorgio Simonelli, docente di ‘Storia della radio e della Tv’ alla Cattolica di Milano, nella prefazione di Alza la tua radio per favor…: “ Questo libro è un atlante storico-geografico della radiofonia privata italiana che, come ogni atlante, è tanto indispensabile per la consultazione quanto emozionante alla lettura”.
Giorgio Tonelli