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Non musica, maestro

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Ormai si può affermare che Rimini e Riccione, ciascuna col proprio format dove comunque la musica rappresenta un elemento preponderante, hanno costruito offerte capaci di trasformare le feste di fine anno in una vero e proprio prodotto turistico. Il colpo d’occhio del centro di Rimini la notte di San Silvestro o quello di Riccione per i Maneskin rendono l’idea.

Il vincitore morale delle feste 2018/19 è però tal Manlio Torquato, sindaco di Nocera Inferiore (Salerno). Con una apposita ordinanza egli ha vietato di trasmettere nel periodo delle feste musica “punk, hard rock, house e similari”. Nonostante l’ordinanza si ripeta da qualche anno è balzata alle cronache nazionali solo ora. Con articoli che fanno pensare a un paese mesto e cupo, soffocato da norme retrograde, e crociate di importanti riviste musicali contro un presunto moralismo in ritardo di un secolo.

Approfondendo la vicenda emerge invece meglio il pensiero sottostante: quella musica non è il male in sé ma niente ci azzecca col periodo natalizio, spiega il sindaco Torquato che sui social network non le manda tanto a dire. Con allegate foto del centro del suo paese durante gli eventi delle feste, affollato – fatte le debite proporzioni – come una Molo Street Parade. I complessi ci sono (in passato anche i Tiromancino, ad esempio), i dj set pure (la disco partenopea, per dire, non ha embargo). E così il paese si riempie con la musica che decide il sindaco. Con sottofondo di pernacchia per suonarle ai bacchettoni.