Home Cinecittà Non è più una… Cenerentola ma una storia evoluta

Non è più una… Cenerentola ma una storia evoluta

Rivive in “carne ed ossa” una delle fiabe più amate di tuti i tempi, originariamente dovuta alla penna di Charles Perrault, consacrata dalla versione animata prodotta da Disney nel 1950. Ed è di nuovo la Disney ad occuparsi della versione live-actionc della storia chiamando in causa il regista Kenneth Branagh capace di passare con disinvoltura da Shakespeare ai block-buster hollywoodiani. La favola, adattata dallo sceneggiatore Chris Weitz, è messa in scena con l’ausilio degli attori, mantenendo saldi i piedi nella tradizione in un film fastoso e convincente. La celebre storia della gentile Ella, vessata da una matrigna cattiva e aiutata dalla Fata Madrina ad arrivare in tempo al ballo per una notte indimenticabile (a patto che a mezzanotte torni a casa), rivive in un allestimento che evidenzia il “potere” della fanciulla, quella bontà d’animo premiata con la trasformazione nella “principessa per una notte” (con tanto di zucca-carrozza e animali-vassalli e cavalli e la scarpetta di cristallo, “chiave” per l’entrata definitiva in una nuova vita), in tempo per far ingelosire tutte le presenti al ballo e far sobbalzare il cuore del Principe. Gentilezza e bontà d’animo sono dunque gli elementi che caratterizzano il personaggio di Cenerentola, interpretato da Lily James (mentre al Principe è Richard Madden, la matrigna una strepitosa Cate Blanchett e la Fata Branagh Helena Bonham Carter).
Cenerentola è un invito ad utilizzare il cuore per trovare la strada giusta per la vita, qui con l’aiuto della magia, che però non scatterebbe se Ella non dimostrasse generosità anche nel momento più triste della sua già tormentata esistenza. Il film di Branagh offre pure citazioni filmiche di lusso: valga per tutte la scena del ballo che richiama la celebre sequenza de Il Gattopardodi Visconti. Prima del film, simpatico corto animato con i personaggi di Frozen.