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No profit, progetti da finanziare: ci pensa Eticarim

Scegli, clicca, dona: tre verbi che spiegano perfettamente cosa sia Eticarim.it. La piattaforma web promossa da Banca Carim, raccoglie donazioni on-line destinate a progetti indirizzati al sociale e gestiti senza alcun scopo di lucro da numerose associazioni riminesi. Con un solo clic ognuno di noi può contribuire alla realizzazione di iniziative di rilevanza sociale ed umana secondo la logica del crowdfunding(letteralmente, “finanziamento dalla folla”).
Ne parliamo con il responsabile per Banca Carim, Alberto Cavalli, esperto di fund raising (raccolta fondi).

Come è nata e si è sviluppata Eticarim?
“L’intento che animava le prime banche Carim nate nel 1840 era quello di sostenere le fasce sociali più deboli e più in difficoltà (da qui il nome Casse di Risparmio). Ora siamo di fronte allo stesso principio: nel 2013 Banca Carim ha attuato una fusione con Eticredito Banca per impegnarsi eticamente sul territorio riminese e il 24 ottobre 2014 è nato il portale Eticarim.it, una vetrina per le associazioni locali e i loro progetti”.

Che rapporto si è instaurato con le associazioni?
“La Banca – personalmente mi occupo della gestione delle relazioni – svolge un decisivo ruolo di tutoraggio delle associazioni. Le associazioni sensibilizzano i progetti e la Banca sostiene e dà visibilità ad essi. Il volante è in mano alle associazioni, alle quali però la Banca insegna le varie modalità di diffusione dei progetti. Solitamente io cerco di decodificare le esigenze delle organizzazioni e le aiuto nella promozione delle loro iniziative. Sia per la banca che per le associazioni non vi sono costi”.

Qual è l’iter per far sì che il progetto sociale possa davvero realizzarsi?
“Ci sono vari passaggi. Per prima cosa, l’associazione interessata deve registrarsi sul sito. Una volta effettuato l’accesso, le vengono richiesti i dati sintetici del progetto, la descrizione di esso (dove sono destinati i fondi) e infine le informazioni dell’associazione. Successivamente, uno spazio più ampio è dedicato alla descrizione dettagliata dell’iniziativa benefica e in aggiunta sono graditi dati multimediali, come video e foto. Poi vanno inserite le coordinate bancarie e lo statuto dell’associazione. Infine compare un riepilogo della pagina del progetto in questione e mi arriva una email dalla quale apprendo che c’è un progetto in cantiere. Lo visiono e fornisco alle associazioni consigli su come renderlo più credibile e fruibile. Spesso e volentieri prediligo l’incontro fisico con le persone. Una volta sistemato, il progetto non è più modificabile e passa al vaglio del Comitato Etico di Banca Carim, garante del portale. Ogni iniziativa deve colpire ed impressionare i possibili donatori, ai quali dovrà essere chiara l’urgenza e l’importanza del progetto e del fatto che senza il loro contributo esso rimarrà un miraggio. Le associazioni incontrano le persone per sensibilizzarle a donare fondi. Spesso sono queste organizzazioni che sopperiscono alla mancanza di sostegno sociale dello Stato italiano”.

È possibile tracciare un bilancio di questi primi mesi?
“Parlare di bilancio è prematuro, perché a mio avviso dovrà passare almeno un anno. Ora come ora quello che si può affermare è che da quando il progetto è partito abbiamo assistito ad un crescendo di iniziative e di risorse a servizio di esse. Il lavoro inizia ad attecchire”.

Quali sviluppi può avere Eticarim? Dove può, se necessario, essere migliorabile?
“Un miglioramento auspicabile è certamente quello di svolgere il nostro lavoro in maniera ancor più ampia, dando alle associazioni strumenti sempre più fruibili, come una guida sulle modalità con cui sostenere i progetti”.

Tommaso Mazzuca