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No alla cultura delle armi in fiera

La cultura delle armi va… disarmata. E la fiera non diventi un palcoscenico per la propaganda e l’ideologia ma resti un salone commerciale. Venticinque associazioni di volontariato (da Terre Solidali a Caritas) sono tornate alla carica in merito a Hit Show, la fiera delle armi in programma a Vicenza dal 10 al 12 febbraio prossimi. Il salone è di proprietà Ieg, cioè il grande gruppo che unisce Vicenza e Rimini, e del quale il Comune di Rimini attraverso Rimini Holding detiene il 35,58% azionario. Per questo le associazioni chiamano in ballo anche l’Amministrazione Comunale. “Il Salone propone tutti i tipi di armi, tranne quelle da guerra, ed è aperto a tutti, anche ai minori, e in esso si sono pure attivate raccolte firme in merito alla legittima difesa: – dice Pietro Gabrielli di Pacha Mama – non chiediamo la chiusura della Fiera ma che svolga un ruolo commerciale, rispettando le leggi senza fare da megafono a operazioni ideologiche, culturali e politiche. Anche per questo una risposta dell’Amministrazione Comunale è doverosa”.

Un ordine del girono in merito è stato inserito nel Consiglio Comunale di Rimini in programma domani sera, presentato dal consigliere Kristian Gianfreda. Analogo interrogazione era stata presentata nel dicembre 2017 (anche a Vicenza) ma senza ottenere risposta, e in seguito anche al consiglio regionale dell’Emilia Romagna (regione che detiene oltre il 4% delle quote azionarie di Ieg. Non è accettabile lasciare che passi il principio secondo cui accedere alle armi sia facile, quasi un «gioco»: – l’accusa di Paola Santini, papa Giovanni XXIII – si trasmette un messaggio pericolosissimo che crea una cultura deleteria, con l’unico obiettivo di rendere le armi un oggetto comune, familiare, alla portata di chiunque”.

Il tema della fiera delle armi e l’eccessiva facilità con la quale i minori possono accedervi a Vicenza e imbracciarle, cime mostrato in foto e video che han fatto il giro dell’Italia, è stato trattato anche in occasione della Marcia della pace indetta dalla Diocesi di Rimini il 1 gennaio scorso.
E le associazioni di volontariato, qualche giorno prima, aveva pubblicato una Lettera Aperta proprio sul delicato tema. A questa aveva risposto Ieg. Al di là dei rispettabili e leciti giudizi soggettivi e culturali – spiegava IEG –, è fondamentale conoscere e riportare però con esattezza i fatti oggettivi. è altresì doveroso evidenziare la totale correttezza dell’operato di IEG, che nello specifico è conscia delle proprie responsabilità ed è quindi impegnata con azioni precise, oltre a quanto necessario per il rispetto della Legge”. La fiera ha pertanto previsto un articolo specifico del regolamento, nel quale si fa divieto ai minori agli spazi espositivi se non accompagnati da un adulto responsabile. Gli stessi non possono maneggiare le armi esposte, e gli accompagnatori dei minori sono personalmente responsabili della vigilanza sugli stessi. La fiera, inoltre, in vista di HIT Show Outdoor Passion 2019 prometteva “l’ulteriore coinvolgimento delle Associazioni Venatorie al fine di organizzare una distribuzione di un flyer per i soli accompagnatori di minori in cui si evidenza e si motiva il divieto di maneggio delle armi da parte degli stessi”.
Le associazioni di volontariato di Rimini non sono rimaste soddisfatte della risposta e oggi sono tornate alla carica. “Nonostante le rassicurazioni fornite fin dalla prima edizione dagli organizzatori, i minori a Hit Show hanno sempre potuto maneggiare indisturbati le armi esposte: lo dimostrano i filmati e le foto”. A loro dire, poi, non viene rispettata per intero la normativa italiana sui minori e le armi che prevede esclusivamente attività a fini sportivi delle armi nelle strutture preposte, da parte di minori iscritti ad associazioni e sotto la supervisione di un Istruttore Federale.

“Il salone espositivo Hit Show non è un poligono di tiro. Consentire l’accesso a tutti i minori accompagnati da un adulto al salone fieristico è una precisa decisione degli organizzatori. – hanno spiegato ieri alla Casa della Pace – Seppur non vietata dalle leggi, essa risponde a criteri di tipo promozionale e utilitaristico non certo a finalità culturali né tantomeno educative”. Hit Show non è paragonabile a nessuna delle 11 manifestazioni simili allestite in Europa ma le associazioni non ne chiedono la chiusura ma il divieto di accesso ai minori di 18 anni. C’è apprezzamento, dunque, per il regolamento della Fiera che vieta ai minori di maneggiare le armi ma anche l’invito a farlo rispettare attraverso sanzioni adeguate attualmente non previste. Hit Show, fanno notare ancora le associazioni, non ha eguali in Europa elle altre 11 manifestazioni a tema. Piuttosto è più simile all’IWA di Norimberga: ma qui l’accesso è permesso esclusivamente agli operatori del settore. A hit Show, invece, entrano tutti, minori compresi.