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Nella sua luce la nostra gioia

Il Gruppo di Rimini dell’Istituto Santa Famiglia organizza e propone domenica 4 ottobre una giornata di preghiera e Adorazione Eucaristica in occasione dell’apertura del Sinodo per la famiglia, con l’intento di ottenere grazie ai Vescovi radunati per vagliare la situazione attuale della famiglia e orientare a soluzioni cariche della fecondità che viene dallo Spirito.

L’evento si svolgerà presso la Chiesa di Santa Croce in via Serpieri a Rimini. Il programma della giornata prevede la Messa alle ore 8; alle ore 9 recita delle Lodi, seguirà Adorazione silenziosa; alle ore 16 Rosario meditato della famiglia, alle 16,45 Meditazione (custodire, rivelare e comunicare l’amore; adorare, ringraziare, invocare Dio per il dono della famiglia); alle 17,45 testimonianze. Ore 18,30 Adorazione silenziosa; alle ore 20 Benedizione Eucaristica.
Pubblichiamo l’intervento di Fausto Negri, scrittore e direttore dell’Ufficio catechistico diocesano di Fidenza, che introduce i temi della giornata.

Oggi si parla di pluralità di modelli di famiglia ed è sempre più diffusa la mentalità di amore inteso come semplice sentimentalismo, mancando la volontà di un coinvolgimento totale della persona. Manca in sostanza l’apertura alla trascendenza,
alla rivelazione di un disegno che supera la nostra umanità senza escluderla, rivalutandola e invitandola alla sua piena realizzazione.

Ciò che famiglia è stata, è, e rimane
La famiglia permane comunque il luogo in cui si articolano la differenza dei sessi e delle generazioni, l’ambito primario dell’educazione personale e sociale. Essa rende esplicite e definite alcune dimensioni fondanti dell’essere umano: essere uomo o donna, essere genitori o generati. Luogo quindi dell’appartenenza, della reciproca responsabilità, della cura. Riveste un’enorme rilevanza sociale. Qualcuno ha scritto che “voler destabilizzare – o addirittura liquidare la famiglia – è come sparare sulla Croce Rossa”.

La fede dona forza alla famiglia
Nella “Familiaris Consortio” Papa Giovanni Paolo II afferma di mettersi in ginocchio davanti alla famiglia, così com’è nella sua naturalità, perché la ritiene immagine vera di Dio e realizzazione obbediente del suo progetto creatore.
La famiglia, comunità di persone che vivono in maniera stabile, feconda e creativa l’amore, scaturisce dal mistero di Dio. La differenza, o alterità, tra il maschile e il femminile è originaria. La realizzazione e la fecondità avvengono nella differenza. È la differenza che fa l’armonia. La fecondità coniugale, fisica e spirituale, assicura più vita alla vita.
Per la fede cristiana la famiglia è dunque il modello del Dio che è famiglia. Don Tonino Bello definiva la famiglia come “agenzia periferica della Trinità”, cioè comunità di persone uguali e distinte.

Il compito affidato alla famiglia
Giovanni Paolo II, nella lettera alle famiglie, dichiara che «attraverso la famiglia fluisce la storia dell’uomo, la storia della salvezza dell’umanità». Oggi la famiglia si trova al centro del grande combattimento tra il bene e il male, tra la vita e la morte, tra l’amore e quanto all’amore si oppone. Alla famiglia è affidato il compito di lottare prima di tutto per liberare le forze del bene, la cui fonte si trova in Cristo redentore dell’uomo. Occorre far sì che tali forze siano fatte proprie da ogni nucleo familiare affinché la famiglia “sia forte di Dio” (n.23).
Lo stesso Papa ha sostenuto in più occasioni che il futuro dell’umanità passa attraverso la famiglia. È dunque indispensabile ed urgente che ogni uomo di buona volontà si impegni a salvare e a promuovere i valori e le esigenze della famiglia». Stiamo vivendo un passaggio storico tremendo e al tempo stesso appassionante. Ci si presenta un quadro del tutto nuovo, che può far sorgere l’idea di un “naufragio” delle istituzioni e dei valori tradizionali: di fatto apre delle possibilità nuove, ma a condizione che ci siano famiglie unite e solidali, una comunità che manifesti la bellezza del fare famiglia, un Magistero attento e propositivo.
Dio non ha abbandonato questo nostro tempo. Preghiamo il suo Spirito perché ci illumini, ci dia forza e ci guidi.