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Nel cuore di Dio

“Nel cuore di Dio per il mondo. Il laicato cattolico in Italia e nel carisma del beato Giacomo Alberione”. Il volume, edito dalla San Paolo, è stato scritto a quattro mani dal teologo Angelo De Simone e dal riminese Odo Nicoletti. Odo, conosciutissimo e stimato, è stato il primo laico consacrato collaboratore del beato Giacomo Alberione, incontrato nel 1955. Dal 1958 fa parte dell’Istituto San Gabriele Arcangelo. A questo ha dedicato due saggi: Crescete solidi come querce (2003) e Il cammino dei laici nella Chiesa e nella Famiglia Paolina (2005).
Anticipiamo la bella prefazione al volume di Juan Manuel Galaviz, Delegato generale per gli Istituti Paolini di Vita Secolare Consacrata.

Il saggio di Angelo De Simone e Odo Nicoletti si distingue per essere redatto da un teologo e da un semplice cristiano laico, i quali si accompagnano alla stregua dei discepoli, inviati a due a due dal Signore.
Inoltrandomi nella lettura ho riscontrato infatti l’opera provvidenziale del credente on the road, che induce in modo affabile il pensiero dello studioso a scendere nelle circostanze, nei tempi e luoghi, dove il cristiano penetra a modo di fermento in ogni realtà mediante la sola presenza, la competenza professionale, i contatti di amicizia, l’aiuto, la testimonianza dei valori umani e di fede; insomma, con l’apostolato dell’esistenza.
L’excursus storico sul laicato cattolico si dipana dal periodo evangelico e post-apostolico, inoltrandosi nel mondo tipico del medioevo, quando i semplici cristiani cominciano a essere presenti nel pensiero sociale e politico, con il quale sovente s’identificano.
A cominciare dal conflitto Stato-Chiesa nel Risorgimento, la ricerca si restringe alla considerazione degli eventi che coinvolgono il laicato cattolico in Italia, in cui la Chiesa fin dall’inizio dell’Ottocento è particolarmente sollecita nell’educare il popolo al senso cristiano e alle sue responsabilità civili.
Notevole rilievo è dato all’associazione dell’Azione Cattolica Italiana, sorta nella seconda metà del secolo XIX, che verrà ben organizzata e distribuita su tutto il territorio nazionale quale grande scuola di formazione umana e di apostolato cristiano.
Completate le ultime righe che riguardano l’Ottocento, l’interesse degli autori si concentra sulla figura e le opere del beato don Giacomo Alberione, nato verso la fine del suddetto secolo e nel cui carisma e attività apostoli cala presenza di laici al maschile e al femminile è notevole e organizzata.
Nelle ultime pagine emerge in prospettiva un profilo del laico cattolico che senza fughe e alibi vive e testimonia i valori umani e cristiani all’interno di una società da rendere insieme con tutti aperta e pluralista. In essa egli è tollerante, nel rispetto delle idee proprie e altrui: virtù senza la quale nessuno giunge alla verità, neppure sul filo d’erba.
Gli interventi sul terreno della storia operati nel volume ne evidenziano le scelte, l’impegno, la testimonianza e il contributo che egli ha offerto alla Chiesa e alla società, prendendosi carico degli accadimenti, destreggiandosi per lo più nei giochi di potere dei potenti, degli ideologi, dei politici, ma tenendo fermo quale sentinella insonne sulle mura della città terrena per la vocazione che lo identifica come, sale, luce e lievito nel mondo.
Il lavoro viene completato da indicazioni concernenti la formazione, la spiritualità l’azione apostolica del laico cattolico in genere, la cui identità globale emerge nella sua individualità, libertà e responsabilità nel tener fronte anzitutto alle logiche del secolarismo, secondi le quali il concetto di uomo, donna, mondo e Dio risulta talvolta approssimativo.
A mio avviso il saggio è oltremodo egregio perché nell’estenderlo è stato adottato un criterio d’indagine tale da garantire, per quanto possibile, la corretta comprensione degli eventi a cogliere le differenti voci, senza collocarsi su posizioni di previa difesa, di chiusura, di polemica.
Altro merito va attribuito agli autori per il fatto che essi ben rilevano la singolarità del laico nella sua universale sacralità, valore umano, soggettività e interiorità ancor prima della sua adesione a qualsivoglia credo religioso.
Tanto lo studioso quanto il semplice interessato a ciò che concerne il laicato troveranno in questo saggio una esposizione viva e, al contempo, una miniera estremamente utile di dati, di riferimenti e di contestualizzazioni non facilmente reperibili in un solo volume.