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Mobilità gratuita e senza barriere

Settore pubblico e privato possono collaborare felicemente in campo sociale. Un esempio? La Cooperativa Edith Stein di Poggio Berni con il patrocinio del Comune di Poggio Berni e di Verucchio ha firmato in questi giorni l’accordo per ottenere un pulmino (Doblò a 5 posti) per il trasporto di persone disabili e svantaggiate in comodato d’uso gratuito dalla ditta MGG Italia s.r.l. (Mobilità Garantita Gratuitamente), azienda privata di Cornate d’Adda (Mi). La prima in Italia a fornire gratuitamente automezzi anche attrezzati per disabili, per la durata di 4 anni prorogabili. Finora sono ricorsi a questa azienda 628 Comuni per un totale di 778 mezzi circolanti in tutta Italia. Tra i beneficiari, amministrazioni pubbliche, enti ed associazioni.
Il progetto della MGG prevede l’acquisto del mezzo attraverso la raccolta di inserzioni pubblicitarie inserite sulla carrozzeria, e la cessione del veicolo all’ente che dovrà farsi carico di assicurazione, tassa di possesso e manutenzione ordinaria.
Un’iniziativa tanto più utile quanto più le ristrettezze economiche del settore pubblico piegano le necessità delle realtà sociali, spingendole a guardare altrove per coprire in parte i costi di un’attività complessa, come nel caso dell’associazione Edith Stein. La cooperativa, fondata e presieduta da Don Pier Alberto Sancisi, parroco di Poggio Berni, da 20 anni si occupa di riabilitazione psichiatrica attraverso la gestione di gruppi appartamento residenziali che a Poggio Berni, Verucchio e Rimini ospitano pazienti inviati dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Rimini. Attualmente ospita 16 adulti con un’età media di 35-40 anni, in prevalenza uomini.
Negli appartamenti convivono al massimo 6 persone che gestiscono la loro vita in un modo il più possibile autonomo sostenute da un educatore che può essere presente 24, 12 o 6 ore al giorno a seconda delle necessità.
“<+cors>Questo mezzo per noi è molto importante<+testo_band>” spiega il direttore Vincenzo Vannoni, “<+cors>per accompagnare gli ospiti non autonomi alle visite mediche e alle attività educative finalizzate all’apertura all’esterno di persone con problemi psichiatrici. In passato, ad esempio, abbiamo lavorato molto sul teatro, mentre ora è attivo un laboratorio di arte terapia<+testo_band>”.
La compartecipazione tra pubblico e privato, ci spiega, si fa sempre più necessaria: coi tempi che corrono sono sempre meno gli invii da parte dell’Ausl, e di conseguenza i fondi a disposizione, a fronte di una necessità invariata di gestire gli appartamenti, garantire la sicurezza e la qualità del servizio, e formare il personale.

Romina Balducci