PASSIONI&SOCIETÀ Ci siamo accorti che sono sempre di più gli appassionati di meteorologia anche a Rimini. Abbiamo posto la questione ad alcuni volti noti del settore a livello locale. Ci hanno risposto che: “Sì… è un po’ così”
Meteo matto o tutti matti per il meteo?
Lo abbiamo chiesto ad alcuni volti noti del panorama della meteorologia riminese. È ormai innegabile che gli effetti dei cambiamenti climatici colpiscano duro anche al di fuori dei 31 giorni del proverbiale “ marzo pazzerello (esce il sole e apri l’ombrello)”. Ma ci siamo anche accorti che negli ultimi anni sono proliferate pagine social degli appassionati di meteorologia, anche tra i riminesi.
Meteorologi e appassionati che diventano star del web e fenomeni di costume, come è successo al bagnino riccionese Enrico, star di Radio Deejay.
Il decano dei meteo appassionati
“La passione me l’ha trasmessa mio padre, io continuo a coltivarla perché voglio essere protagonista del mio tempo”. Parola di Piergiorgio Cappelli, che attualmente è il decano dei meteorologi e dei ‘meteo appassionati’ riminesi. Uno che tutte le mattine, anche in inverno, a 84 anni fa il bagno nell’Adriatico e misura la temperatura dell’acqua.
“Per me sono vere un po’ tutte e due le cose”, risponde alla domanda. “E’ un fatto soggettivo, e ci sono anche tante persone a cui interessa poco. Noi vogliamo capire da dove nascono i fenomeni. La nostra passione ci ha spinti a procurarci gli strumenti e a consultare le fonti gratuite che attualmente sono fruibili da tutti sul web, come i radar e le moviole satellitari. Pensi, ogni sei ore i centri mondiali per il meteo pubblicano i dati aggiornati”.
E lei li guarda tutti i giorni ogni sei ore?
“Sì”.
Cappelli misura la temperatura dell’acqua del mare di Rimini dal 1955 e la quantità delle precipitazioni dagli anni Novanta.
Perché? Come si può far capire cosa sia la passione per il meteo a una persona che non ne ha idea?
“Quando piove e la temperatura è 4 o 5 gradi in genere vuol dire che sulle montagne vicine c’è la neve. Sa cosa faccio con alcuni amici?”.
No, cosa fa?
“Il Nivo tour: usciamo, a volte anche di notte, per andare a cercare e vivere la bellezza della neve. E sa cosa faccio quando c’è un temporale?”.
No, cosa fa?
“Sto tutta la notte alle finestre per guardare la pioggia, passo da una all’altra: a casa mia, in queste circostanze, restano sempre rigorosamente aperte”.
L’astro nascente dei meteo appassionati
“Ho conosciuto Piergiorgio quando avevo 10 anni, era amico dei genitori di un mio compagno di classe delle elementari”.
Michele Baccaro ha 29 anni ed è il più giovane dei meteo appassionati riminesi.
In realtà, si divide tra due passioni: il canto e il meteo.
Come lavoro fa il vocal coach, insegna tecnica del canto, come quelli di X Factor per intendersi. Eppure, anche lui, è costantemente aggiornato sull’andamento del meteo…e più che ferrato.
“Dagli anni Cinquanta Rimini si è scaldata di 2 gradi. Su scala globale, dall’Ottocento il pianeta si è scaldato di un grado e mezzo. Le prospettive, con l’applicazione delle misure che i governi hanno annunciato, dicono che la Terra arriverà a tre gradi di riscaldamento entro fine secolo e Rimini potrebbe arrivare ad avere anche 5 gradi in più. Ma il problema non è tanto il riscaldamento…”.
E qual è? “La difficoltà di adattamento, il cambiamento climatico attuale è il più rapido che la Terra sta vivendo da diversi milioni di anni e questa rapidità rende complicato alla natura e all’uomo adattarsi. Per l’uomo sarà fondamentale giocare in anticipo senza aspettare che i problemi ci piovano addosso. Rimini questa cosa la sta facendo. Il lungomare nuovo è stato rialzato apposta calcolando l’innalzamento del livello del mare dei prossimi anni e per qualche decennio dovrebbe proteggerci sia dall’innalzamento sia dalle mareggiate”.
Le star dei social
MeteoMarreno, 36 anni di Vergiano, in verità si chiama Moreno Fogliata. Ha scoperto la sua passione nel 2007, osservando un fenomeno davvero particolare.
“Nevicava e contemporaneamente c’era un temporale… un fatto davvero strano.
Così ho iniziato a studiare seguendo i profili professionali dell’Emilia-Romagna, i forum, il sito di Arpa. Ho iniziato anche a condividere le mie previsioni con un gruppo di amici. Ho una chat attivata 20 anni fa e ancora pienamente operativa”.
Le sue previsioni erano attendibili ed è così che oggi MeteoMarreno è uno degli appassionati di meteo più seguiti sul web.
“Nella nostra zona c’è molto interesse per il meteo perché si risente molto della stagionalità, tempo libero ce n’è poco e quindi per organizzarlo al meglio si guardano le previsioni. Per esempio per riuscire a fare aperitivo senza che piova. C’è poi l’amplificazione di alcuni fenomeni, come le alluvioni, che hanno portato una lente d’ingrandimento sulla Romagna. Detto questo, per rispondere alla domanda, secondo me in questo momento sono un po’ più i matti per il meteo: i social spingono molto su qualsiasi evento, andiamo di moda e questo ha lati positivi e negativi. A volte se ne leggono di tutti i colori”.
Restando sui social, Ramon Rubino nel 2015 si è inventato il gruppo Facebook Meteo Rimini. “Assieme al mio amico e socio Alessandro Meluzzi”, ci tiene a sottolineare. “Da piccolo mi piacevano molto i temporali, restavo le notti sveglio alla finestra per guardarli. Poi ho studiato un po’, mi sono iscritto ai corsi dell’Aeronautica di Forlì, perché all’inizio volevo fare il meteorologo come lavoro. Alla fine ho deciso di mantenere la passione a livello amatoriale”.
Ma pur sempre offrendo contenuti di qualità. Il blog meteorimini.altervista.org è aggiornato quotidianamente da Ramon in tempo reale grazie all’aiuto di Michele. “Secondo me è vero che il meteo è matto, ma anche che siamo un po’ tutti matti per il meteo. La nostra vita quotidiana è condizionata dagli eventi atmosferici, quindi siamo portati a informarci sulle app, via radio, a consultare le previsioni in tv. D’inverno ci piace sapere se nevicherà, d’estate se arriverà un temporale a rinfrescare un po’ dopo la calura. È anche vero che tra gli appassionati di meteorologia c’è chi è più sognatore e chi è più studioso, ma alla fine siamo un po’ tutti matti e spesso ci andiamo a cercare in giro i fenomeni che studiamo”.
Oltre confine, ma in Romagna: San Marino
Luca Gualandra esegue previsioni amatoriali per la Repubblica di San Marino da oltre 10 anni, cura il gruppo Facebook Amanti del meteo San Marino, lavora alle Poste, ma dedica anche molto tempo alla divulgazione sul cambiamento climatico, organizzando conferenze, incontrando gli studenti delle scuole, ideando e conducendo una trasmissione televisiva intitolata Il clima siamo noi su San Marino Rtv. “Non so se ci sia davvero tutto questo interesse crescente per la meteorologia, bisognerebbe andare a guardare i numeri.
I social hanno sicuramente favorito il fenomeno ed è un bene, perché molti giovani si avvicinano a questa materia che è bellissima. C’è anche il risvolto legato a clima, ambiente e sostenibilità.
Per questo è importante l’attività divulgativa e che ci sia interesse. C’è inoltre un’altra componente…”.
Quale? “Credo che anche l’interesse per il meteo risenta di questo male trasversale dell’uomo: il desiderio di controllo sul proprio tempo. Il progresso tecnologico dà l’impressione di poter controllare tutto. Ed è per questo che, per esempio, si pretendono dalle previsioni cose impossibili, come sapere a che ora esattamente verrà a piovere”.
E poi c’è il digital marketing… “Ci sono quelli che strumentalizzano il meteo per ottenere click e visibilità. Come lo fanno? Ricorrendo al sensazionalismo, quando invece ci sarebbe bisogno di grande oggettività”.
Dalla passione alla professione
Dei nostri intervistati, al momento Roberto Nanni è l’unico ad aver trasformato la passione in professione, attestandosi come tecnico Ampro. “Gli studi di meteorologia li ho iniziati per necessità: gestendo uno stabilimento balneare avevo bisogno di capire alcuni fenomeni. Tutto nasce da un episodio in particolare, un fortunale che nei primi anni Novanta distrusse quasi completamente lo stabilimento.
Negli anni la necessità è diventata passione e, con il tempo, grazie anche all’incoraggiamento di grandi meteoman come Giuliacci, ho deciso di intraprendere la carriera professionale”. La svolta è arrivata nel 2019.
Per il meteorologo Nanni, “la crescente attenzione verso la meteorologia in Emilia- Romagna riflette il bisogno di comprendere meglio un clima che sta diventando sempre più imprevedibile a causa di eventi estremi e dei cambiamenti climatici. La popolazione cerca risposte e informazioni affidabili per affrontare una realtà meteorologica sempre più complessa, trasformando la passione per il meteo in una vera esigenza conoscitiva. Le recenti innovazioni nelle app meteo permettono previsioni sempre più accurate e personalizzate. Questo ha portato a un maggiore coinvolgimento e interesse da parte del pubblico, creando una nuova generazione di appassionati di meteorologia. Inoltre, con la possibilità di condividere dati meteo attraverso i social media, le previsioni del tempo diventano parte della nostra vita quotidiana, risvegliando nuove passioni”.