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Mediolanum, Doris “Investire in azioni per contrastare l’inflazione”

Mediolanum, Doris “Investire in azioni per contrastare l’inflazione”
Mediolanum, Doris “Investire in azioni per contrastare l’inflazione”

ROMA (ITALPRESS) – Guardare con fiducia al futuro malgrado i tanti fattori di crisi sui mercati, e investire sull’economia reale per cogliere le opportunità che si aprono anche nei momenti di crisi. E’ il messaggio lanciato da Banca Mediolanum, che a Roma, presso il Centro congressi “La Nuvola” dell’Eur, ha riunito circa 300 partner per l’incontro dedicato al tema “Mercati finanziari, quale futuro per i nostri risparmi?”. Assieme ai padroni di casa, l’amministratore delegato di Banca Mediolanum Massimo Doris, il direttore commerciale e il direttore Asset management Stefano Volpato e Vittorio Gaudio, ne hanno discusso tra gli altri Paolo Scaroni, Deputy chairman di Rotschild & Co, la docente di Economia alla Luiss Veronica De Romanis, il giornalista Nicola Porro, l’imprenditore Oscar Farinetti e Alexia Giugni, country head Italy and head of institutional clients southern europe Dws. “Tra pandemia, guerra, aumento dei prezzi delle materie prime e inflazione siamo sicuramente in un momento molto complesso, in cui ci si può far prendere dalla paura e dall’incertezza – spiega Massimo Doris – Ma se si analizzano i dati, anche quelli del passato, le prospettive sono positive. Immaginiamo per un attimo di tornare indietro di un secolo, ai primi anni Venti. Dopo la Prima Guerra Mondiale, dopo la pandemia spagnola, cosa avremmo trovato? Un decennio di boom economico, una produzione industriale in ripartenza, un primo benessere diffuso e una società in profonda evoluzione – continua Doris – E poi, nei decenni successivi, altri grandi cambiamenti con la società postindustriale, il boom dei servizi, la globalizzazione, l’avvento di Internet. Chi avrebbe mai immaginato un’evoluzione simile? Chi sarebbe mai stato capace di prevederlo? Quest’evoluzione, questa accelerazione del progresso è avvenuta passando attraverso la Seconda Guerra Mondiale, i decenni della cortina di ferro, la guerra in Vietnam, la profonda crisi petrolifera degli anni Settanta, le guerre in Iraq e Afghanistan, il disastro delle torri gemelle nel 2001 e il conseguente terrorismo su scala globale. Se osserviamo questo scenario con maggiore razionalità, ci rendiamo conto di come esso faccia parte della storia dell’essere umano”.
L’invito dunque è mantenere la lucidità e non lasciare che l’inflazione si mangi i nostri risparmi. “E’ il momento di investire in azioni, nell’economia reale – dice Doris, che ha rivolto un messaggio di ottimismo ai risparmiatori attraverso una lettera pubblicata sulle pagine di alcuni quotidiani – comprando aziende un pò di tutto il mondo”.
“Anche perchè – spiega Doris – con l’inflazione aumenta la redditività delle aziende che possono vendere i loro prodotti a un prezzo maggiore, facendo crescere così, anche se non in maniera direttamente lineare, il valore delle azioni. Poi c’è la parte obbligazionaria, che è tornata con il rialzo di tassi ad avere una certa redditività, non tale da coprire l’inflazione ma almeno in questo momento sicuramente molto meglio rispetto a lasciare i soldi liquidi a zero rendimento. Quindi le soluzioni ci sono, bisogna avere pazienza”.
Un ruolo fondamentale per accompagnare i risparmiatori lo giocano i consulenti finanziari. “Con tutti i fattori di incertezza che aleggiano sui mercati – spiega Stefano Volpato, direttore commerciale Banca Mediolanum – questo momento per un risparmiatore non può che essere un momento carico di timori. Il consulente finanziario è un professionista che deve rappresentare un giusto contrappeso razionale all’emotività del risparmiatore, deve avere la capacità di reinstallare il futuro nella visione del cliente e riportarlo alle motivazioni che lo spingono a investire i propri soldi”.
Malgrado quella che è stata definita una “tempesta perfetta” sull’economia, qualche spiraglio si intravede, in particolare per quanto riguarda i prezzi degli idrocarburi. “Il petrolio ora è a 100 dollari al barile a causa di uno squilibrio tra domanda e offerta – ha detto Paolo Scaroni – Finito il Covid, abbiamo ricominciato a fare una vita normale e la domanda di petrolio è schizzata a livelli record, mentre dall’altra parte le compagnie, sotto assedio per le questioni della sostenibilità ambientale, avevano tagliato gli investimenti facendo diminuire l’offerta. Ora gli investimenti sono ripresi e mi aspetto che il prezzo del petrolio possa ridimensionarsi, anche se c’è da sottolineare come anche al prezzo attuale l’economia cresce”.
Da Scaroni ottimismo anche per quanto riguarda il gas. “Il gas russo continuerà a fluire e il Nord Stream riaprirà – ha affermato – Io credo che dietro la fornitura di questa famigerata turbina dal Canada ci sia un accordo per continuare le forniture a Germania e Italia e che la Russia lo rispetterà. Quindi il prezzo del gas, ora per noi 6 volte quello che pagano gli Usa, scenderà”.
Importanti per Scaroni poi gli investimenti nelle rinnovabili, compreso il nucleare di ultima generazione, che saranno anche “una grande occasione di investimenti”.
Insomma, dice Vittorio Gaudio, direttore Asset management di Banca Mediolanum, “bisogna avere fiducia nel cambiamento, siamo nei pressi di una grande rivoluzione industriale e in questi momenti di trasformazione si fanno i grandi affari per il medio e lungo termine”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).