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Maturità in mascherina

Candidato seduto in cattedra. Di fronte a lui, i membri della commissione nei banchi, a ruoli invertiti, tutti distanziati di oltre 2 metri. Al Liceo scientifico “Einstein’ di Rimini l’esame di Stato si svolgerà così. Ma con la stessa modalità andrà in scena al “Gobetti” di Morciano e al “Tonino Guerra” di Novafeltria. Da un lato le rigide procedure imposte dal Comitato tecnico scientifico, e dall’altro le aspettative e le attese dei diciottenni: quella 2020 sarà una strana notte prima degli esami?

Sei membri interni, il presidente esterno, una prova che si sviluppa unicamente su un colloquio orale, a partire da un elaborato sulle discipline di indirizzo, cui seguirà l’analisi di un breve testo di letteratura italiana e di altri materiali proposti dalla commissione.

Eccola qui, la maturità con la mascherina, l’esame al tempo del Coronavirus, approdato in aula sul filo di lana e con diversi “accorgimenti” che ne fanno, comunque lo si voglia considerare, un’esperienza unica.

L’esame si svolgerà sì in presenza, scongiurando la maturità da remoto che è brutta cosa anche solo da scrivere, ma niente scritti, con mascherine d’ordinanza e distanziamento. E ogni studente dovrà presentare un autocertificazione sullo stato di salute.

Gli istituti hanno organizzato gli spazi.

Attrezzando aule in corridoi diversi, così da non non far incrociare i ragazzi delle diverse commissioni. Rischio assembramento scongiurato.

All’ingresso di ciascuna aula è stato collocato il gel igienizzante. E norme rigide per tutti: tenere la destra sulle scale e nei corridoi, non scambiare la penna con nessuno. Norme di sicurezza ok, ma non si rischia di “sbiancare” anche la maturità?

E come valutare i quattro mesi di lezioni svolte a distanza?

“Siamo felici perché fino a pohe settimane fa sembrava impossibile un’esame in presenza. Rivedere vita a scuola fa piacere: è un desiderio che si avvera. – è emozionato il direttore scolastico delle scuole Karis, Paolo Valentini – Faremo del nostro meglio perché l’esame orale sia un’esperienza”.

Il direttore ha raccolto in quasi 4 mesi di lockdown segnato dalla didattica a distanza “le fatiche e le preoccupazioni dei ragazzi, paio quali è mancato tanto il contesto classe e la vicinanza degli insegnanti. Ma credo che proprio il sostegno assicurato in ogni modo dai professori – dalla piattaforma Zoom a WhatsApp – permetterà ai maturandi di affrontare in maniera dignitosa l’esame, che a posteriori rivaluteranno, perché è sempre un passaggio importante per il loro presente e il futuro”.

La campanella è suonata alle 8.30. I colloqui sono partiti a quell’ora di mercoledì 17 giugno.

La maturità 2020 riguarda 2.724 studenti della provincia di Rimini, di cui 63 esterni, secondo il dato fornito dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, sede di Rimini. In cima alla classifica ci sono i candidati dei Licei, ben 1.190 (di cui 13 esterni).

Seguono gli Istituti professionali con 831 candidati (29 esterni) e chiudono gli Istituti tecnici, 703 candidati (21 esterni).

“Sinceramente non so cosa avrei preferito. – chiarisce Chiara, maturanda al Liceo delle Scienze Umane – Sicuramente andare a scuola e sostenere l’esame anche con gli scritti. Questa maturità è estremamente stressante per tutti e soprattutto per i ragazzi più vulnerabili”.

Non c’è il rischio che vi considerino quelli dell’esame al tempo del virus, ma senza Corona?

“Chi lo giudica un esame al ribasso, forse non si rende conto della confusione che regna sulla prova: in realtà non sappiamo a cosa andremo in contro e non lo sanno neppure i professori! La nostra preparazione ha sicuramente risentito dei mesi rimasti a casa, le modifiche all’esame sono una naturale conseguenza. Più facile o difficile? Sicuramente diverso”.

La durata della prova è già stata stabilita, e anche questa è una novità: un colloquio orale di un’ora. Soltanto per quest’anno, niente prove scritte.

Forse questo è l’aspetto che più aggrada parte degli studenti.

“Sì, la prova sarà più facile – è l’opinione di Federico, studente del liceo scientifico – ma anche meno fedele al percorso di studi”.

Per dare il giusto peso al percorso scolastico, il credito del triennio finale è stato rivisto: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta, infatti, 100/100. E si potrà ottenere la lode.

E o non è la maturità?