Home Sport Matricola di 70 anni. Rimini, un solo basket

Matricola di 70 anni. Rimini, un solo basket

Cinque cifre, un numero all’apparenza come tanti altri utilizzati in settori diversi della vita (bancomat, tessera rifiuti, tesserino sanitario). Eppure in quel codice 00122 sono racchiusi 73 anni di storia a spicchi e una passione senza confini. Quella che ha sempre accompagnato le vicende del Basket Rimini, dalla storica prima promozione in A2 con Alberto Bucci in panca, ai più recenti anni difficili in LegaDue.

Quel codice, oltre che prezioso, è merce rara: è uno degli unici 5 rimasti in vita in Italia senza mai passare dall’onta del fallimento societario.

Rimini si è ora riunita attorno allo 00122: Rinascita Basket Rimini ha infatti acquisito lo storico codice del Basket Rimini 1947. “È un altro passo del progetto Rbr, un obiettivo che ci eravamo prefissati fin all’inizio della Rinascita: era importante che il codice e la storia che si porta appresso, ritornasse a Rimini” è il commento di un entusiasta presidente Rbr Paolo Maggioli, mentre dà l’annuncio insieme all’avvocato Giove Boldrini, all’amministratore delegato Paolo Carasso, e Luciano Capicchioni. Era lui, Lucky, in sella al Basket Rimini dal 2011, a detenere il codice.

Dai primi spogli canestri al campetto delle Acli, con la maglia tutt’altro che fiammeggiante targata Libertas, ai titoli dei ragazzi terribili del ’72, fino alla B e alla contestazione e all’avvento della Rinascita: sette decenni grondanti storia, passione e personaggi si intrecciano nel documentario realizzato da Simone Campanati che fa da sfondo all’intesa.

Diversi protagonisti di quelle stagioni occupano ancora le poltroncine del Flaminio: Gianmaria Carasso, Giampiero Arcangeli. Tutti applaudono all’accordo.

L’intesa si snoderà lungo l’arco di 10 anni.

Ad ogni stagione, Rbr dovrà versare una quota a Capicchioni in relazione ai premi Nas (i parametri) degli oltre 100 atleti formati dal Basket Rimini. Una dote che riferita al 2018/19 ha fruttato 139.000 euro.

“L’avevo promesso a tutti i soci di Rbr, a mio babbo Gianmaria e anche a me stesso, ora l’obiettivo è centrato. – è emozionato Paolo Carasso – Lo 00122 è molto più di un semplice codice: è una storia. Ed è un grande stimolo per il futuro: vogliamo riempire il Flaminio, allargare la base societaria, crescere insieme perché Rimini venga riconosciuta in Italia e in Europa per il suo mare, la spiaggia, i monumenti romani e per la pallacanestro”.

L’amministratore delegato di Rbr ha già iniziato ad incontrare gli allenatori del Basket Rimini che fino a pochi giorni fa vestivano alla Crabs. “Tutti quelli che riteniamo possano darci una mano, e sono allenatori molto validi, cercheremo di inserirli nel nostro contesto”.

Con il codice Fip 00122 in tasca, Rbr gestirà dunque il settore giovanile. Perché si possa utilizzare la dicitura Basket Rimini per la prima squadra “ci sono norme federali da rispettare, ma lavoriamo per raggiungere questo ulteriore risultato” assicura Carasso. Mentre applaude all’ingresso di due nuovi soci nella compagine (Vici & Co e Photosi), il presidente Maggioli pensa al futuro prossimo, in relazione dello tsunami che si è abbattuto sulla pallacanestro a livello nazionale. “Non conquistare la serie A al termine di una cavalcata trionfale sul campo sarebbe un peccato, ma siamo pronti a prendere al volo qualsiasi opportunità”. I tifosi della Curva cantano: “Oh Maggioli portaci in Europa” sugli spalti, il presidente si ferma alle porte della A2: “La società sarebbe pronta”. Con lo storico codice in tasca, è lecito sognare.