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Marilena, senza il suo ospedale di Mutoko

Il signore chiama, e Marilena risponde, con l’amore e la tenacia che la contraddistinguono.
Ogni giorno, nella sua Africa, all’ospedale Luisa Guidotti di Mutoko in Zimbabwe, dove da oltre 40 anni svolge il suo operato come medico nella missione della Diocesi di Rimini.
Marilena Pesaresi, insignita del titolo di Commendatore della Repubblica italiana nel 2007, è conosciuta però in Africa come Shumba Nyama Zyhwa, ‘Il leone che sa’, nome con cui l’hanno ribattezzata i suoi fratelli africani.
Oggi quel ‘Leone’ si sente in gabbia.
Infatti la dottoressa riminese tornata in Patria ad inizio aprile per le elezioni politiche italiane, non è ancora potuta tornare al suo lavoro. Dai suoi malati, quelli dell’Ospedale, quelli di Operazione Cuore, che aspettano di venire in Italia per essere operati ed avere una prospettiva di vita. Non può per il momento far ritorno dai suoi bambini, alcuni molto piccoli, che le madri morenti le hanno affidato, di cui lei con il suo grande cuore si è fatta subito carico e che l’attendono all’Orfanotrofio.
“Sto aspettando che la situazione si normalizzi, e sia più sicura, per ritornare“.
È stato il vescovo Francesco che ha chiesto a Marilena di fermarsi ancora un po’ in Italia. E domenica scorsa su richiesta proprio di monsignor Lambiasi si è pregato in tutte le parrocchie della Diocesi per la missione diocesana di Mutoko e per la situazione in Zimbabwe.
Ma intanto la dottoressa riminese che non è abituata a stare ferma, incontra tante persone e segue l’attività e la vita della sua parrocchia di origine.“Con internet però mi tengo in costante contatto con l’Ospedale Guidotti. Sono tante le cose da risolvere. Mi occupo anche della situazione economica: abbiamo spedito i reagenti che mancavano al laboratorio di analisi e i soldi per le adozioni degli orfani.
La c’è il dottor Carlo Spagnoli, prezioso collaboratore dal 1996, originario di Rovereto.
A lui e alla sua terra natia, dobbiamo spesso i rifornimenti di pasta e altro, che fa arrivare dall’Italia tramite container.
La situazione economica sta precipitando e il cibo scarseggia, per questo chiedo preghiere al Signore, affinchè cambi la situazione che c’è in Zimbabwe, soprattutto di povertà”.

A seguito dei provvedimenti in materia di controllo sui prezzi, scarseggiano molti generi di prima necessità, quale carburante e prodotti alimentari di origine animale.
Sembra che l’inflazione sia attualmente attestata attorno al 100mila per cento (!).

Cinzia Sartini