Quando biologico fa rima con solidarietà ed economia. Non solo prelibatezze, ma accoglienza e lavoro. La prospettiva di una nuova vita fra barattoli e confetture
Li noti subito, allineati, su mensole e scaffali di negozi specializzati in prodotti di alta qualità; i vasetti e i barattoli col marchio La Madre Terra contengono prelibatezze di ogni tipo, possiedono la certificazione biologica e tutti i requisiti importanti per un acquisto sicuro.
Fin da subito, quella che percepiamo visivamente è un’immagine attraente, perché il packaging è colorato, accattivante, ma la sostanza ci parla di una “bontà” veramente particolare.
La storia di questi vasetti infatti è un po’ la storia di quando si iniziarono a muovere i primi passi nel mondo dell’associazionismo riminese, allorché don Oreste Benzi (fondatore dell’associazione Papa Giovanni XXIII) infaticabile e lungimirante portavoce della solidarietà, capì che occorreva percorrere una strada diversa: quella di dare possibilità lavorative a persone svantaggiate, coniugando questa opportunità a una proposta commerciale di alto livello.
La Pietra scartata e la sua mission
Si chiama “ La Pietra Scartata” il laboratorio dove si preparano tutti i prodotti firmati La Madre Terra che fa parte della Cooperativa Sociale “ La Fraternità” con sede al numero 3 di via Galvani 3, a San Clemente.
Perché La Pietra Scartata?
“ Perché abbiamo dato vita a un lavoro normale, svolto però insieme agli “ultimi”, alle pietre normalmente scartate dal mondo del lavoro. – dice Luca Rossini Referente Responsabile de La Pietra Scartata- Sono disabili fisici e psichici, inviati qui dalla Ausl di Rimini. Inoltre vi sono detenuti dimessi dal carcere con forme alternative alla comune detenzione come semilibertà o affidamento, che tentano di riavvicinarsi al mondo del lavoro. Qui trovano opportunità anche ragazzi che hanno appena terminato il programma di reinserimento dopo l’uscita dal tunnel della tossicodipendenza.
È bello e confortante vederli cambiare giorno dopo giorno perché possono misurarsi con la difficoltà di imparare un nuovo lavoro avendo a fianco chi comprende, capisce e dà una mano a proseguire.
Questo gruppo di persone, dalle diverse potenzialità, si differenzia perché fra di loro c’è collaborazione, unità e comprensione, perché insieme riescono a portare a termine un lavoro utile alla crescita dell’azienda”.
Il risultato pratico e il miglioramento delle condizioni dei ragazzi accolti è evidente. La consapevolezza di partecipare ad un processo produttivo del quale si vedono i risultati finali (i vasetti, le confezioni complete, ecc.) e la soddisfazione di condividere il lato positivo del proprio lavoro, hanno come effetto, su tutti, un miglioramento tangibile importante.
“ Lo posso confermare – ci dice Nicole Simoncelli, impiegata- Ho 26 anni e lavoro per La Pietra Scartata dal 2018. Per me questo non è un semplice posto di lavoro, ma un vero e proprio percorso di rinascita interiore;
con l’aiuto dei nostri ragazzi “speciali” sono riuscita a superare molti ostacoli che la vita mi poneva di fronte, ma soprattutto vincerli con il sorriso. Perché qui alla Pietra non sei tu ad aiutare le persone con disabilità ma sono loro a migliorare la tua vita”.
Un po’ di storia
La Pietra scartata nasce come progetto nel 1987, nel vecchio teatrino di una parrocchia dell’entroterra riminese, dal desiderio di alcuni volontari e membri della Comunità Papa Giovanni XXIII° insieme a diverse persone con handicap fisico.
All’inizio vi furono delle difficoltà per via dei mezzi scarsi e della mancanza di esperienza, ma volontà e voglia di riuscire diedero i primi frutti. Frutta e verdura proveniente dall’azienda agricola San Facondino di Saludecio diventarono i primi prodotti e da allora il progetto pieno di sogni e speranze non si è più fermato.
L’azienda
Quante persone lavorano in totale?
“ Siamo una ventina di persone tra dipendenti, tirocinanti, volontari ed educatori, ai quali si aggiungono una ventina di ragazzi accolti che presentano principalmente disabilità cognitive, alcuni con disturbi dello spettro autistico, altri con sindrome di down. Tutti sono utili, specialmente le “persone scartate” dalla società che, grazie al lavoro quotidiano sono in grado di trovare dignità e sentirsi utili”.
I prodotti
Quali sono le vostre specialità?
“ Il nostro catalogo è molto vasto. Abbiamo più di 200 ricette e questo per soddisfare i nostri piccoli produttori che desiderano trasformare la loro frutta e verdura in una gustosa ricetta che si conserva nel tempo. La nostra passata di pomodoro bio, di qualità imbattibile, fu una delle nostre prime produzioni completamente naturale.
Prepariamo sott’oli come carciofini, melanzane, pomodori essiccati, funghi, cipolline. Le nostre creme spalmabili sono adatte per preparare gustosi crostini o per essere impiegate come sughi per la pasta: ne sono un bell’esempio la Crema di asparagi, di Ceci e cavolfiore, di zucca e porro o le salse con zucchine e peperoni, le creme al radicchio o alle melanzane.
Molto originali e sfiziose le confetture e marmellate di albicocca, pesca, arance, mandarini, fragole, che vanno a ruba per diventare gustosa e sana merenda per i piccoli insieme ai vasetti di melarancio, mela fragola, mela vaniglia, succo d’uva, pera- cacao.
Ultime arrivate: la crema dolce spalmabile al pistacchio e alle mandorle, i succhi e la frutta sciroppata”.
Ma tutte queste specialità vengono prodotte nel vostro laboratorio?
“ Si, è il luogo in cui nascono le ricette, quelle tipiche della nostra tradizione locale e alcune ce le
hanno tramandate clienti o amici”.
Quali sono i vostri metodi di lavorazione per ottenere i massimi risultati?
“ Il sistema è vario e interessante.
Ci serviamo di prodotti locali freschissimi, rispettando la stagionalità e i normali ritmi della terra. Abbiamo un impianto a vapore che è stato appositamente realizzato per noi, che ci permette di cuocere sotto vuoto e a bassissime temperature (28-40°) e in tempi molto brevi (ideale per marmellate, passate ecc.). Possediamo una speciale attrezzatura multi funzione all’avanguardia che ci permette di lavorare anche piccole quantità con tipologie di prodotti diversi. Ma ciò che rende le nostre creme spalmabili di una consistenza ideale come quella del Noccio-Ciocco è la raffinatrice professionale.
Tutte queste particolari attrezzature, insieme alla nostra passione ed esperienza, ci permettono di ottenere una produzione di nicchia che mantiene inalterate tutte le sue proprietà, il colore e il sapore”.
Laura Prelati