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Liberi di sparlare

Ricorderete il caso di Hit show, manifestazione ospitata alla fiera di Vicenza da Italian Exhibition Group dedicata a caccia, protezione individuale e sport di tiro con ampie esposizioni di armi. Evento che per i suoi contenuti e la sua filosofia suscitò ampie polemiche anche a Rimini (Comune socio di Ieg con Vicenza). Ci furono prese di posizione pubbliche e interrogazioni consiliari, in particolare per contestare il libero accesso per i minori alle armi esposte. Diverse associazioni sollecitarono in questo senso modifiche al regolamento di Hit Show sottolineando in un documento congiunto: “La città che ha insignito della cittadinanza onoraria famosi educatori e donne e uomini di pace deve essere impegnata in prima linea per la costruzione di un futuro di pace”. Una campagna che alla fine portò, due anni fa, alla cancellazione dell’evento dal calendario fieristico di Ieg. Potrebbe forse ospitarlo, Hit Show, il Comune di Inverigo (Como) il cui sindaco non pare proprio interessato alla costruzione di un futuro di pace visto che ha fatto rimuovere la scritta “Pace” realizzata dai bambini di una scuola elementare. Senza bandiere di nessun tipo, solo quattro lettere rosse. Tutte le idee e tutti i pensieri dovrebbero comunque trovare spazio, ha motivato la scelta il primo cittadino.

Quindi anche idee filobelligeranti, verrebbe da supporre. L’Italia ripudia la guerra: non è un’idea come un’altra nata dalla fervida fantasia dei bambini, sta scritto sulla Costituzione. Quella che i sindaci nel testo del loro giuramento si impegnano solennemente a rispettare. Forse.