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Le “mimose” di Rimini e Verucchio: un premio per sette e la doppia arte

Una “mimosa” per sette. In quel fiore e nel riconoscimento attribuito dal Comune di Rimini a sette donne imprenditrici di successo, è racchiusa tutta “l’altra metà del cielo” nel giorno della festa della donna.
Si celebra oggi la festa internazionale della donna, in un anno che rende ancora più sentita questa ricorrenza, proprio perché i mesi di pandemia hanno messo in luce come siano state soprattutto le donne ad essere maggiormente penalizzate, sia dal punto di vista sociale sia da quello economico.
Nel giorno dell’8 marzo,  il Comune di Rimini ha voluto premiare, in collegamento video, le imprenditrici riminesi di successo che grazie alla loro sensibilità e al loro impegno in diversi ambiti professionali sono state capaci di offrire servizi diversi, di inventarsi e di innovare, di guardare al futuro con creatività.
Le donne premiate quest’anno sono le stesse imprenditrici indicate dalle associazioni di categoria (Cna, Confartigianato, Confcommercio, Associazione Albergatori, Confindustria, Confagricoltura e Confcooperative) nel 2020, ma che non avevano potuto ricevere l’attestato a causa della prima ondata di pandemia che aveva impedito, proprio un anno fa, di celebrare l’annuale cerimonia di riconoscimento.
Paola Batani (amministratrice Gruppo “Batani Select Hotels”), Alessia Valducci, (Valpharma International Spa), Eleonora Marino (Konetica SRL nido d’infanzia), Anna Maria Assirelli (Società Agricola F.lli Ricci), Marta Quarantini (Cooperativa Sociale C.E.M.I. Centro di educazione musicale infantile – Metodo Suzuki), Serena Gorini (Immaginazione srl), Valentina Matteo (Mier Concept Place -crafter gallery, bistrot & coworking) sono le sette imprenditrici che operano nel campo del turismo, della medicina, dell’educazione, della musica, dell’agricoltura, dell’arte visiva, dell’artigianato, dei servizi innovativi che, intorno al tema ‘La resilienza dei sogni, capacità e creatività delle donne imprenditrici’, hanno ricevuto il riconoscimento dell’amministrazione.
“Sono tra quante credono – ha detto in video conferenza durante la cerimonia, Gloria Lisi, Assessore alle pari opportunità e Vicesindaco del Comune di Rimini – che ogni limite apra ad un’opportunità. Sono anche convinta che si debba essere sempre pronte a cogliere le opportunità. La pandemia, la crisi economica, la rivoluzione digitale, hanno cambiato e stanno cambiando radicalmente la società producendo senso di precarietà ma, contemporaneamente, dovrebbero anche lasciarci delle consapevolezze che devono poi sedimentare in una tensione all’ immaginare il domani. Possiamo dire che nel mondo globalizzato bisogna essere pronti ad affrontare il cambiamento, e sappiamo che la rotta dovrà essere un’idea di futuro. Oggi, 8 marzo, vorrei sottolineare ancora una volta come le donne – capaci ad aggregare energie, adeguarsi ai cambiamenti, oltre a svolgere faticosamente quell’infinito lavoro di cura quotidiano – siano la sicurezza nell’incertezza ed il loro lavoro, capacità di resistenza e di visione. Per questo abbiamo voluto continuare a riconoscere lo spirito d’impresa delle donne in una giornata simbolica: riconoscere il talento e la tenacia. Grazie a tutte voi”.
Tutte le donne e amministratrici della giunta del Comune di Rimini si uniscono con i loro auguri alle donne.
“Nel giorno della festa delle donna – dice l’assessore Roberta Frisoni -il mio augurio è che, come dice Rodari, ci sia sempre il sereno nel cuore delle bambine e delle donne. Personalmente, il lavoro che ho svolto in questi anni in cui ho ricoperto la carica di Assessore al Comune di Rimini, sono riuscita a svolgerlo, come donna e mamma, grazie anche ad un grandissimo lavoro di squadra e supporto a livello familiare. Un compagno che mi sostiene e collabora, figli partecipi e consapevoli degli impegni dei genitori e nonni sempre disponibili. Sono consapevole che per molte, moltissime donne, conciliare lavoro e famiglia non è affatto facile, soprattutto quando mancano i sostegni familiari che nel nostro paese, purtroppo, sono ancora fondamentali in molti casi. L’argomento è di stretta, strettissima attualità. La pandemia lo ha solo esploso drammaticamente. Servono sostegni alle famiglie e serve una azione politica che supporti veramente l’inserimento lavorativo delle donne e la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro con misure, come congedi, straordinari, ristori, adesso, per far fronte all’emergenza e con azioni strutturali che diano prospettiva da mettere subito in atto. Lo smart working, ad esempio, per molte professioni può essere una modalità per conciliare vita e lavoro”.
“Il mio pensiero – così l’assessore all’innovazione digitale e ai servizi civici, Eugenia Rossi di Schio – va alle troppe donne lavoratrici che in questo periodo di pandemia hanno perso il lavoro: nel 2020 tre volte più degli uomini. Non solo, il 2020 è stato segnato da un tasso più alto di violenze donne rispetto al 2019. Fatti difficili da digerire e che richiedono l’impegno di tutti, dai cittadini alle istituzioni, per poter cambiare le cose. Ma le donne sono forti: a loro il mio augurio di risollevarsi al più presto”.
“Ringrazio – commenta l’Assessore alla protezione civile Anna Montini – le tante volontarie donne che, insieme a tanti uomini, pur in mezzo alle difficoltà, stanno aiutando le famiglie in un momento difficile e che in questi ultimi mesi si sono unite numerose al gruppo di volontari di protezione civile comunale e ad altre associazioni, dedicando tempo, passione e dedizione alle persone a cui la pandemia ha comportato maggiori difficoltà”.
A Verucchio doppia iniziativa
Anche Verucchio celebra la Festa della Donna e lo fa in maniera artistica con una doppia iniziativa a sfondo sociale. Alle 18.15 davanti alla panchina rossa al Centro Civico, l’attrice Monia Cappiello presenterà i laboratori di teatro autobiografico #FemminilePlurale – L’arte di raccontarsi, menre alle 20.30 la Compagnia Fratelli di Taglia porterà in scena al Teatro Eugenio Pazzini DI’DI DONNA | 2° parte, uno spettacolo di narrazione con incursioni musicali, canto dal vivo, danza contemporanea e videoproiezioni realizzato con testi di Amnesty International, Franca Rame, Alda Merini e Frida Khalo su donne che con la loro “disobbedienza” ai diktat hanno saputo cambiare la società. Le attrici indosseranno simboliche mascherine rosa e le due iniziative saranno visibili in diretta sulla pagina Facebook del Comune, la seconda anche su quelle del Teatro Pazzini e dei Fratelli di Taglia.
Uno spettacolo teatrale “in rosa” in streaming e la presentazione di un laboratorio di teatro autobiografico davanti alla panchina rossa simbolo della lotta alla violenza contro le donne: Verucchio si affida dunque, all’arte, o meglio alle artiste, per celebrare l’8 marzo. Nel presentare la loro performance in programma lunedì alle 20.30 sulle assi del Teatro Eugenio Pazzini, i Fratelli di Taglia fanno riferimento alla frase di Rita Levi Montalcini: “Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza”. Il laboratorio autobiografico è invece figlio di un bel progetto dell’Ufficio Pari Opportunità della Provincia di Rimini rivolto a donne e uomini del territorio per “promuovere la cultura plurale delle diversità e non discriminazione” e l’attrice Monia Cappiello lo illustrerà in diretta Facebook sullla pagina del Comune a partire dalle 18.15 dall’esterno del Centro Civico. “Si è scelto di far coincidere la prima delle quattro presentazioni sul territorio provinciale, quella relativa ai laboratori per Verucchio e Pennabilli, con la Festa della Donna – spiegano il sindaco Stefania Sabba e Linda Piva, consigliera di maggioranza con delega alle Pari Opportunità, all’educazione e al rispetto – e di farla seguire dallo spettacolo teatrale anche per inviare un messaggio ben preciso sull’importanza della parità di genere. Le protagoniste indosseranno una mascherina rosa donata dalla Parafarmacia Del Ghetto”.
I laboratori autobiografici sono rivolti prioritariamente ai residenti nei comuni di Verucchio, Pennabilli, Coriano, Misano Adriatico e Montescudo-Montecolombo, sono gratuiti, saranno attivati al raggiungimento di un numero minimo di iscritti (ne sono previsti 10-15 per ciascuno) e si svolgeranno fra marzo e maggio utilizzando luoghi all’aperto o ampie sale, con frequenza da remoto in caso le norme anti Covid non la consentano in presenza. I calendari saranno stabiliti con il docente, che, alla fine, rilascerà un attestato. Chi non riuscisse a vedere la presentazione di lunedì, può rivolgersi a Monia Cappiello scrivendo a janas.teatro.2021@gmail.com
Alle 20.30, la Compagnia Fratelli di Taglia metterà poi in scena al Teatro Eugenio Pazzini DI’DI DONNA | 2° parte, uno spettacolo di narrazione con incursioni musicali, canto dal vivo, danza contemporanea e videoproiezioni visibile in diretta sulle pagine Facebook di Teatro Pazzini Verucchio, Comune di Verucchio e Fratelli di Taglia. Le attrici Marina e Patrizia Signorini spazieranno fra testi sulle donne realizzati da note giornaliste, testi di Amnesty International, brani tratti dall’ultima opera di Franca Rame ‘Il Paradiso Terrestre’ e poesie di Alda Merini e Frida Khalo, con l’intento di concentrare l’attenzione su alcune grandi donne che con la loro lotta, tenacia e immaginazione hanno saputo essere “disobbedienti” a diktat che le volevano sottomesse, senza diritti o non adatte a certi lavori. A coadiuvare la narrazione ci saranno la danza contemporanea di Barbara Martinini e il canto dal vivo di Beatrice Massari musicato live da Francesco Varliero.