Home La Settimana Le mani in… testa a Morandi

Le mani in… testa a Morandi

Oltre mezzo secolo passato a lavorare tra forbici, phon, creme, balsami e rasoi. Strumenti di lavoro indispensabili per il bellariese Federico Pompili, titolare del negozio il Bar-biere di via Panzini. Tonino, ormai tutti lo chiamano così in città, si è fatto le ossa fin da giovane. Era il 1955 quando conseguì il titolo di barbiere-parrucchiere dopo un anno di corso al Grand Hotel di Rimini. Ma le mani in testa, il barbiere di Bellaria, aveva iniziato a metterle molto tempo prima. Già, perché quando ha cominciato il mestiere della sua vita, Tonino era davvero giovanissimo: frequentava solo la quinta elementare. Fu lavorando presso un barbiere in zona Cagnona che iniziò a farsi conoscere per la sua abilità e destrezza. Nel 1958 riuscì ad aprire il suo negozio: un’attività cresciuta anno dopo anno, ricevuta dopo ricevuta.
Decenni in cui, tra un taglio e una lozione, di storie Tonino ne ha conosciute e sentite tante. Il decennio d’oro è stato quello degli anni ’60, quando la riviera era terra del turismo d’élite, di prestigio e trampolino di lancio dei successi di tanti personaggi famosi, italiani e non solo. Tonino racconta con piacere e orgoglio di quando, parecchi anni fa, fece lui per primo la barba a Gianni Pettenati, il cantante dell’indimenticata colonna sonora degli anni ’60 Bandiera gialla, o quando in negozio entrarono ancor prima di essere famosi, cantanti del calibro di Gianni Morandi e Achille Togliani. Ricordi e momenti preziosi che Tonino tiene ancora vivi nella sua mente. Ma qual è stato il segreto del successo in tanti anni di attività? Tonino non ha dubbi: la cura del cliente prima di tutto. “È facile perdere clienti – sottolinea il barbiere- per questo si deve far attenzione a non parlare troppo e male di certi argomenti, a cominciare dalla politica, e conoscere il cliente a fondo prima di sbilanciarsi”.
Il barbiere racconta poi che, circa 25 anni fa, aveva provato a cambiare posto di lavoro, rivolgendosi al Sol et Salus di Torre Pedrera, ma la novità è durata solo una settimana. “Amavo troppo il mio negozio e lavorare in proprio”. Da Tonino non si va solo per farsi barba e capelli: è facile incrociare tra quelle mura dei vecchi amici, proprio come in un circolo dove non manca mai una battuta sul calcio, il ciclismo e altre passioni. “Il lavoro c’è – ci racconta – ma sono rimasto l’ultimo bellariese che ormai ha esperienza decennale in questa attività. Quello del barbiere è un mestiere in crisi, specie tra i giovani. Un caro amico, un dottore, mi ha detto che se dovessi chiudere il negozio, mi ammalerei subito di sclerosi fulminante!”. Guai ad andare in pensione per Tonino, barbiere, amico e concittadino.

Sara Zammarchi

Nella foto, Tonino, all’anagrafe Federico Pompili, è il titolare dello storico negozio “Il Bar-biere” di Bellaria