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Le barriere restano a terra

Finalmente anche Novafeltria prende l’ascensore. Se ne parlava da anni, con tanto di idee e relativi continui rinvii, adesso pare proprio la volta buona per il primo ascensore in un edificio comunale del capoluogo dell’alta Valmarechia. Nero su bianco, l’ascensore previsto nel palazzo comunale di piazza V. Emanuele è previsto anche nel Bilancio 2010 approntato e approvato in fretta e furia dal consiglio comunale (per accelerare i tempi di intervento alla scuola media “A. Battelli”, che necessita di ristrutturazione, quasi un milione il costo dell’operazione). “In realtà, da tre anni inoltriamo la richiesta di finanziamento per la realizzazione di un ascensore al provveditorato opere pubbliche di Ancona e Bologna. – spiega l’iter il sindaco Vincenzo Sebastiani – Quest’anno pare che sia la volta buona”. Dalle Opere Pubbliche dovrebbero arrivare nelle casse comunali circa 130mila euro, necessari per attrezzare l’ascensore, uno strumento importante per abbattere le barriere architettoniche. Il Palazzo Comunale per i portatori di handicap o persone in carrozzina è davvero un ostacolo insormontabile, con le sue scale. Chi si è battuto per anni proprio per eliminare, o quantomeno attenuare, le barriere architettoniche, è il consigliere di minoranza Mauro Ravezzi, più volte intervenuto sulla questione. In precedenza, si pensava ad un intervento sul palazzo dell’Ufficio Tecnico, definito più adatto per la costruzione di un ascensore, ora invece la scelta è caduta sullo storico Palazzo Comunale: attualmente per le persone in carrozzina o chi ha difficoltà di deambulazione, è previsto un servizio di chiamata dall’ingresso, al quale rispondono gli operatori comunali che successivamente scendono per ascoltre le necessità degli utenti più in difficoltà. “Tra un mesetto contiamo di dare il via ai lavori di predisposizione” stila una tabella di marcia l’assessore ai lavori Pubblici Giuseppe Gianessi. Ma c’è già chi avanza le prime critiche all’opera. “Solo di manutenzione, – fa i conti il gruppo Noi di Perticara – un ascensore del genere costerà circa 20mila euro l’anno”. Per la prima “chiamata” occorrerà aspettare però l’apertura dei cordoni della borsa del Provveditorato per le Opere Pubbliche. L’ascensore sarà “nascosto” con ingresso dall’attuale porta dell’Urp: si interverrà su tre sale, riducendone una per piano. “Il Comune è di tutti, bisogna sacrificare qualcosa” conclude il sindaco. Al terzo piano sarà ricavato anche il bagno per handicappati.

Paolo Guiducci