Home TRE-TuttoRomagnaEconomia L’alternativa all’Università? Si chiama ITS Academy

L’alternativa all’Università? Si chiama ITS Academy

Una valida alternativa all’Università, che possa allo stesso tempo fornire nozioni e abilità tecniche e un inserimento più diretto nel mondo del lavoro? La risposta è ITS, Istituti Tecnici Superiori. Per non confonderli con gli istituti tecnici della scuola secondaria superiore, una legge (Legge 15 luglio 2022, 99) ne ha cambiato la denominazione: ITS Academy. I percorsi ITS Academy sono presenti in Emilia-Romagna dal 2010, ma ancora non sono sufficientemente conosciuti da famiglie e ragazzi per le loro potenzialità. Si tratta di scuole ad ‘alta formazione tecnologica’ nate per rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche. La Regione Emilia-Romagna ha programmato 16 percorsi ITS, che si inseriscono in altrettanti settori strategici dell’economia regionale. A Rimini ha sede l’ITS “Turismo e Benessere” ed è gestito da una Fondazione composta da scuole, Università, imprese, enti locali e di formazione per garantire uno stretto legame con il mondo produttivo della ricerca e, quindi, innovazione e qualità.

Scendiamo un pochino nel dettaglio, e diamo un’occhiata al corso di Hospitality Manager, che si svolge appunto a Rimini, in viale Italia e forma nuovi tecnici superiori in grado di garantire una corretta gestione dell’impresa turistico-ricettiva, coordinando le diverse funzioni aziendali. Si tratta di 2000 ore suddivise in due anni formativi di cui: 800 di stage aziendale e 90 di project work nel periodo che va da ottobre 2023 a luglio 2025. Al termine del percorso, previo superamento dell’esame finale, è previsto il rilascio del diploma statale di Tecnico superiore, valido su tutto il territorio nazionale e all’interno della Comunità Europea.
“Rilasciamo un diploma di quinto livello, superiore a quello del diploma di maturità, e che viene subito prima della triennale universitaria. – chiarisce Michele Locatelli, coordinatore generale del corso – Ma diciamo che la sostanziale differenza rispetto all’Università è solo che la maggior parte dei corsi ITS dura due anni e non tre”.

Quanti sono i posti disponibili?
“25, ma la Fondazione intende offrire anche la possibilità di conseguire il titolo di Tecnico Superiore in apprendistato, dunque sono pertanto resi disponibili due ulteriori posti aggiuntivi riservati ad apprendisti”.

Chi può iscriversi?
“Chiunque sia in possesso del diploma di istruzione secondaria nonché giovani e adulti in possesso di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale e che abbiano frequentato un corso annuale integrativo di istruzione e formazione tecnica superiore”.

La selezione come avviene?
“Quella per il prossimo biennio 2023-2025, è aperta fino al 16 ottobre. Occorre accedere al link: https://www.itsturismoebenessere.it/iscrizioni-2023-2025/. La prova indicativamente sarà tra il 19 e il 29 ottobre e prevede test, prove tecniche e un colloquio motivazionale. Ci saranno prove d’informatica e lingua inglese di base; conoscenze dell’area turistica; capacità di comprensione dati statistici e capacità di comprensione e sintesi di un testo tecnico”.

C’è una quota di partecipazione?

“Sì, è di 200 euro per l’intero biennio. Il restante ammontare del corso è cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e da Risorse regionali e nazionali”.

Chi richiede i vostri diplomati?

“I diplomati ITS sono molto richiesti dalle imprese per la loro preparazione tecnica specifica, plasmata sulle necessità del mercato del lavoro, e ancora oggi la domanda supera la numerosità dei profili disponibili; per questo motivo, il PNRR 2021-2026 ha introdotto un’importante riforma per gli ITS che ne dovrebbe agevolare il rilancio grazie a importanti investimenti. Secondo Excelsior Informa, il Bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere, Anpal e dalle Camere di commercio italiane, nelle province di Forlì-Cesena e Rimini la richiesta di diplomati ITS si attesta al’1%, come in Emilia-Romagna e Italia, ben superiori sono le difficoltà di reperimento da parte delle imprese, pari rispettivamente al 64% e 57%, mentre in regione nel Paese si attestano al 55% e 56%”.

Qual è il profilo ‘tipo’ di un iscritto al corso di Hospitality Manager? Genere, età, provenienza?

“Tra i nostri iscritti vi è una forte presenza femminile e c’è un 10% di stranieri. L’età media si aggira tra i 20 o i 22 anni, ma ci sono anche persone adulte che intendono cambiare settore o che sono laureati e desiderano un’ulteriore specializzazione”.

Da quali istituti superiori provengono prevalentemente gli iscritti?

“Sicuramente la maggioranza proviene dagli istituti tecnici turistici. Ma molti anche dall’Alberghiero, dal Linguistico, dagli istituti commerciali con opzione di Marketing o istituti con curvature turistiche. Non mancano però studenti da Scienze Umane, Scientifico o anche da istituti di informatica e meccanica che hanno capito di voler cambiare rotta e gettarsi nel turismo”.

Dopo il conseguimento del titolo, quanti diplomati trovano lavoro?

“Le statistiche parlano di un 86%. Molti di loro hanno un contratto in mano anche prima dell’esame finale, perché confermati dall’azienda dove hanno svolto lo stage. Si parla in maggioranza di assunzioni a tempo determinato, ma che in poco tempo viene confermato in indeterminato”.

Secondo lei il numero di diplomati ITS è sufficiente per la domanda delle aziende del territorio?

“Il turismo è un settore in continua crescita e dunque la domanda è in perenne aumento. Il numero dei diplomati, dunque, non soddisfa a pieno la richiesta”.