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La vocazione non è un abito

Quando si parla di vocazioni questa parola è spesso collegata all’espressione “problema” o alla triste prospettiva di un reclutamento, considerato da molti urgente.
Totalmente diverse erano le prospettive che ci hanno guidato nella preparazione e nella attuazione di questa settimana vocazionale. Potremmo sintetizzarle in tre parole: grazie, vita, responsabilità.

Grazie: la settimana vocazionale è stata un grande rendimento di grazie per le vocazioni che sono già presenti nella nostra chiesa diocesana. Abbiamo visitato e incontrato diverse realtà vocazionali della diocesi e abbiamo innalzato un grazie sincero a Dio perché la nostra chiesa è impreziosita da tante testimonianze di impegno e di adesione piena a Dio: le famiglie delle nostre parrocchie, il seminario, le comunità religiose di vita attiva e i monasteri di vita contemplativa, le aggregazioni… Un grazie grande anche per l’ordinazione di fra’ Daniele, evento di grazia particolare che ha concluso la settimana vocazionale.

Vita: ogni vita vissuta alla luce della fede è vocazione e la vocazione è l’orizzonte in cui comprendere la vita cristiana. Non si tratta di attaccare un abito o un’etichetta particolare, ma comprendere che essere discepoli di Gesù significa vivere come lui nell’adesione totale alla volontà di Dio. Questa volontà, questo disegno si manifesta nell’ascolto della Parola, nella partecipazione alla vita della comunità cristiana e nella propria storia personale, trasformandola in una storia di salvezza. Il servizio alle vocazioni diviene allora il più importante servizio alla persona, la quale è accompagnata a riconoscere e rispondere – con libertà e gioia – alla volontà di Dio. In questa prospettiva abbiamo vissuto il momento di laboratorio pastorale di lunedì 14 aprile.

Responsabilità di tutta la comunità cristiana nell’accompagnare le persone, nelle varie fasi della loro vita a comprendere e rileggere la propria esistenza e i fatti che accadono come una vocazione. Non solo alcune iniziative o pochi delegati, dunque, ma un’intera comunità che si fa carico continuamente di sostenere i singoli nel loro itinerario di fede e di adesione sempre rinnovata alle vocazioni che Dio manifesta nella nostra vita. La pastorale delle vocazioni diviene, in questa prospettiva, l’elemento unificante di ogni pastorale.

In seminario, fino al 18 maggio, rimane esposta la mostra vocazionale curata dalle Apostoline di Castelgandolfo “La mia vita per un sì”, utile strumento per avviare una riflessione sulla vocazione con ragazzi, giovani e adulti. Info: 0541-751776

Andrea Turchini