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La prima DOLEnte nota

BASKET. Debutto amaro. E la Curva protesta

Rimini inciampa contro la bestia nera Rieti nella prima in casa e fa i conti con un approccio troppo morbido. Serve voltare pagina già a Cremona

Rieti si conferma bestia nera di Rimini e costringe Dole a specchiarsi nella prima sconfitta stagionale. L’amarissimo esordio al Flaminio della truppa di coach Dell’Agnello si è consumato al termine di una partita brutta e sporca, vissuta sempre sul filo dell’equilibrio.

Il Basket Rimini deve riflettere su tre aspetti: le troppe palle perse (18), la scarsa vena da tre punti (30%) e l’atteggiamento fin troppo molle con cui Tomassini & Co. sono scesi in campo. “ Abbiamo giocato i primi due quarti con l’atteggiamento dell’amichevole agostana” ha rimarcato lo skipper biancorosso nel dopo partita. In quei 20’ Rieti ha tirato con il 50% da due e il 60% da tre ma i meriti degli ospiti terminano laddove iniziano i demeriti di Rimini.

Se Ogden è la faccia triste di questa Dole (5 punti, 6 perse, 3 rimbalzi e 0 di valutazione), Marini ( nella foto) ne rappresenta il volto positivo: 25 punti partendo da sesto uomo.

Rimini è ancorata al tiro dall’arco (“ Siamo tanto perimetrali è ancora Dell’Agnello a illustrare la situazione e di conseguenza il nostro gioco passa per forza dal tiro da tre punti, ormai un must della pallacanestro moderna”), vuoi per la presenza di esterni dalle mani molto educate, vuoi per l’assenza di Camara, tornato ko dalla convocazione con il suo Senegal. Il centrone della Dole sta seguendo un tabella di recupero, un nuovo incontro in settimana con l’ortopedico potrebbe dire qualcosa di più sulla situazione del ragazzo e sulla data del suo ritorno in campo.

Camara manca, è evidente: senza di lui la palla è quasi impossibile che finisca sotto canestro, e così mancano aper-ture e conseguenti vantaggi per i compagni di squadra. Ma anche a Rieti mancava uno stranger, l’americano Jarbis Williams ma i reatini hanno tradotto sul parquet l’antico adagio sempre contemporaneo “fare di necessità virtù”, intascando così due punti preziosi.

Incamera invece minuti preziosi Sankarè: il 18enne si è presentato al Flaminio con un imperioso schiaccione bimane (unito a 4 rimbalzi) che ha infiammato la curva.

Rimini non è la sola “grande” ad aver perso lo scalpo in avvio di stagione. Solo la tosta Brindisi di coach Bucchi e la compatta Torino sono a punteggio pieno in questa affascinante A2.

Dole Rimini deve ritrovare la verve mostrata a Milano e ripartire: l’occasione arriva domenica con la trasferta di Cremona sponda prima dell’infrasettimanale (mercoledì 8 ottobre) al Flaminio ospitando Bergamo.

Fanno discutere, intanto, le nuove disposizioni in termini di ticketing volute dalla Lega: biglietti tutti nominativi e vendita dei tagliandi fino alle ore 12 del giorno della partita.

Molte tifoserie non si sono presentate, a Rimini la Curva è stata silenziosa per i primi 10’ minuti, distribuendo un volantino in cui chiede chiarezza. Poi il Barrio ha trascinato tutto il pubblico del Flaminio, anche se la torcida biancorossa non è stata sufficiente per vincere.