Con Samantha Cristoforetti era stata nello spazio, ora ha fatto “scalo” in un aeroporto internazionale. Tutto questo mentre l’istituto Nazionale della Proprietà Industriale di Parigi ha bocciato il tentativo di un’azienda svizzera che voleva impossessarsi del nome ‘Piadina’.
Piadina Romagnola IGP sempre protagonista. Per due giorni (lunedì 24 e martedì 25 novembre) il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola IGP è stato nella lounge ITA Airways all’Aeroporto di Fiumicino a Roma nell’ambito dell’iniziativa “Viaggio nelle eccellenze – Un assaggio di Italia”, dedicata alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari italiane a Indicazione Geografica, a supporto della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO. Un viaggio promosso da ITA Airways in collaborazione con Origin Italia (Associazione Italiana dei Consorzi delle Indicazioni Geografiche), Fondazione Qualivita e Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF).

Il prodotto simbolo della Romagna è stato raccontato e fatto degustare ai passeggeri in viaggio, che hanno così potuto vivere un’esperienza sensoriale immersiva e informativa, toccando con mano il legame tra qualità certificata, territorio e tradizione. Il Consorzio ha spiegato ai viaggiatori l’importanza di scegliere il prodotto certificato, garanzia di autenticità e provenienza. Tutto questo in un evento che ha visto 2.000 assaggi di Piadina Romagnola IGP offerti ai viaggiatori in transito nella lounge di Fiumicino. Ognuno di loro, nel viaggio, si è portato anche un “morso” di Romagna.
Tutto questo mentre l’istituto Nazionale della Proprietà Industriale di Parigi ha dato ragione al Consorzio, bocciando il tentativo di un’azienda svizzera che voleva impossessarsi del nome ‘Piadina’.
La società svizzera aveva registrato anni fa il marchio ‘Piadina’. Il Consorzio ha contestato la registrazione, sostenendo che il termine è generico e non può essere registrato come marchio. Dopo un lungo contenzioso l’Istituto Nazionale della Proprietà Industriale di Parigi ha accolto il ricorso.
Il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola IGP – come ha sottolineato con grande soddisfazione il presidente Alfio Biagini – è riuscito a dimostrare attraverso una dettagliata ricerca di mercato che oggi in Francia, diversamente dal passato, la parola “piadina” identifica, appunto, la piadina. Quindi la registrazione e l’utilizzo sul territorio francese del marchio ‘Piadina’ da parte dell’azienda svizzera, oltre a essere in contrasto con la registrazione della denominazione Piadina Romagnola IGP, avrebbe ingannato e creato disorientamento nel consumatore.

C’è un curioso retroscena che accompagna la vittoriosa causa in terra transalpina, come ha rivelato il dott. Paolo Migani, dello Studio Casanti-Migani di Rimini, che ha seguito la causa in Francia. Durante la visita in Romagna in occasione dell’evento alluvionale del 2023, la presidente della Commissione Europea, Ursula Von del Leyen, aveva elogiato pubblicamente la “piadina” di Romagna (“questo meraviglioso pane «piadini»”), assaggiata ancora calda. Il video delle dichiarazioni della Von del Leyen, depositato agli atti, se ce ne fosse stato bisogno avrebbe potuto trasformarsi in una testimonianza di rilievo del fatto che non vi è altra parola per identificare la piadina.
Il contenzioso vinto in Francia rappresenta un nuovo tassello nell’attività di tutela del Consorzio, già impegnato in Brasile, Canada, Regno Unito e Giappone per contrastare usi impropri del nome Piadina. Un lavoro costante che mira a rafforzare l’identità e la protezione del “pane della Romagna” sui mercati internazionali. (c.z.)

