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La manager che non si Nausea della musica

Se hai un sogno e ci credi fino in fondo, prima o poi il momento giusto arriva. Nell’ascoltare la storia di Eleonora Giovannardi, giovane riminese di trent’anni, è proprio il caso di dire che è la nota giusta ad essere arrivata il giorno che ha avuto l’occasione di far visionare i propri testi niente meno che al signor Giulio Rapetti, in arte Mogol. Sarà proprio lui l’ospite d’eccezione della serata del 27 ottobre al Teatro degli Atti (ore 21) quando Gioel, nome con cui Eleonora si esibisce da tempo nella sua Rimini con il chitarrista Fabio Crociati, presenterà Nausea, il suo primo disco registrato proprio negli studi umbri del Cet (Centro Europeo Toscolano) del celebre paroliere di tante canzoni di Battisti. Anche con le note, questa decisa ragazza non dimentica il suo “alter ego”, manager nel settore della metalmeccanica da più di dieci anni, poliglotta (parla cinque lingue) e dal 2009 presidente dei Giovani Imprenditori di CNA Rimini. Dopo Rotex Srl (Gruppo Altech) ora è riuscita a concretizzare l’altra impresa della vita: la musica.
“La svolta – racconta – è avvenuta l’anno scorso quando insieme alla mia band di allora, gli 80’s Project, ho incontrato il batterista e produttore Valter Sacripanti. Rimasto colpito dal timbro della mia voce, mi ha chiesto di fargli leggere qualche testo. Così è nato il progetto del disco di cui cura gli arrangiamenti anche il mio chitarrista, Fabio Crociati”.
Nausea contiene otto inediti e due cover. “Un brano che ho scritto è dedicato espressamente ai giovani. Un altro, «È tutto normale», invece è nato durante un viaggio fatto in India nel 2011 con Cittadinanza, la onlus riminese a sostegno di progetti di riabilitazione psichiatrica e sociale nel Sud del mondo (fondata dal presidente di Confindustria Rimini Maurizio Focchi, ndr.) con cui io e Fabio collaboriamo”.
“In agosto – racconta – sono stata con Fabio nove giorni in uno dei loro centri in India a Vellore: purtroppo ho visto tanta povertà e malattia che ancora non riesco a trovare le giuste parole per descrivere. Nel centro di Vellore ci sono circa 30 bambini con malattie fisiche e mentali, il loro sguardo mi è entrato nelle ossa e la dignità mista a forza che ho trovato in quelle famiglie mi ha veramente insegnato tanto”. Durante il concerto sarà mostrato un video sul tema. Le royalties del brano andranno a Cittadinanza, così come parte dei proventi della serata.
In questa nuova avventura, Gioel non dimentica il ruolo in CNA: dalle immagini del disco, realizzate dalla fotografa riminese Elisabetta Acquaviva, alla collaborazioni con diverse imprenditrici del territorio. “Per lo spettacolo è nata una bella rete grazie al portale di CNA Impresa Donna, Cont@tto”.

Alessandra Leardini