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La fiaba ecologica del peloso Lorax

Amate la natura, in special modo gli alberi, altrimenti le conseguenze potranno essere disastrose. Nella città di Thneedville la natura non c’è più da un bel pezzo, e gli abitanti sono pure costretti a comprare l’aria in bottiglia da Mr. O’Hare, il padrone della città. Nessuno però avverte la mancanza degli alberi, tranne la giovane Audrey, la ragazza di cui è invaghito Ted, giovanotto che farebbe qualsiasi cosa per conquistarla. Così parte alla ricerca di un albero vero e fa la conoscenza di uno strano personaggio che vive da recluso, Once-ler, che gli racconta la storia della fine degli alberi e del magico guardiano della foresta Lorax.
Lorax- il guardiano della foresta è l’ultima creatura del Dottor Seuss, celebre autore americano di fiabe educative per bambini a cui si devono personaggi come l’elefante Ortone e il peloso Grinch, a trasferirsi sullo schermo. Il prodotto animato è farina del sacco di llumination Entertainment, la casa che dopo il successo di Cattivissimo Me (atteso un seguito nel 2013) ha di nuovo fatto centro al botteghino USA con 210 milioni di dollari di incasso.
Fiaba ecologica colorata e piacevole, con qualche punto più “zuccheroso”, ma comunque simpatica al punto da attirare i bambini (e gli adulti ovviamente) che rimarranno certo colpiti dal messaggio “naturale” che emerge dalla storia. Sì, perché la natura non va toccata, nemmeno, come in questo caso, se hai in mano l’affare del secolo. Se l’economia deve essere il motore del mondo, poi va a finire che ci manca l’aria da respirare.
Il saggio Lorax, arancione, peloso e baffuto, è doppiato anche in italiano da Danny De Vito con spiritoso accento yankee, mentre per Once-ler l’edizione italiana ha scelto Marco Mengoni ma la scelta non risulta felicissima.

Il Cinecittà di Paolo Pagliarani