Home Provincia L’Imu balzella e l’Aia protesta

L’Imu balzella e l’Aia protesta

La crisi porta la prima “mazzata” sui conti dei turisti e dei residenti di Riccione. Giovedì scorso la giunta comunale ha fatto scattare il disco verde sull’Imu (ex Ici) e sulla tassa di soggiorno con rispettive aliquote, regolamenti d’applicazione e balzelli. Quanto basta a far inalberare l’Associazione albergatori, ai ferri corti con il Comune. L’Aia, infatti, ritirerà i suoi rappresentanti da tutti i tavoli di lavoro aperti dagli amministratori, non appena il nuovo balzello sarà approvato dal consiglio comunale.
Scorriamo insieme le cifre, a partire dalla tassa Imu, che decorre dal primo gennaio di quest’anno. Si conferma il 4 per mille sulla prima casa e rispettive pertinenze, fino al 31 dicembre esenti. Per la seconda abitazione e per altri fabbricati bisognerà sborsare l’8,7 per mille. Mentre fino allo scorso 31 dicembre per la seconda abitazione si pagava il 7 per mille, se locata o in comodato gratuito, e il 9 per mille se sfitta e senza utenze.
In ogni caso, per legge, tutti proprietari di prime case godranno di una detrazione di 200 euro sull’imposta calcolata e dovuta, e di altri 50 euro per ogni figlio residente sotto i 26 anni, per un totale massimo di 400 euro. Questo al di là del reddito e del numero dei componenti della famiglia.
Un particolare: l’Imu, che sui bilanci delle famiglie in media dovrebbe incidere di circa 500 euro, sarà calcolata in base ai nuovi estimi catastali che in un colpo solo rivalutano gli immobili del 60 per cento.
Tassa di soggiorno. Risparmiano solo i ragazzi sotto i dodici anni. Al contrario di quanto si prevedeva all’inizio, infatti, non si contemplano esenzioni per gli anziani, che potranno godere di uno sconto del 20%, solo se ultrasettantenni. Per il resto i turisti pagheranno 0,50 euro al giorno per gli hotel di categoria uno e due stelle, 1,50 per i tre stelle e 2,50 per i quattro e cinque stelle, fino un massimo di sette giorni.
Agevolazioni per le attività. Il Comune ha previsto un aumento, da 25 a 90mila euro, del fondo per l’abbattimento degli interessi in favore delle imprese artigiane, un nuovo stanziamento di 50mila euro per la promozione turistica e l’aumento da 65 a 80mila euro del fondo di sostegno al commercio. Resta invariato il fondo di abbattimento degli interessi per le imprese turistiche in riqualificazione, 100mila euro.
In attesa dell’ultimo passaggio in consiglio comunale, gran parte delle categorie economiche, a partire da Confesercenti, Cna e Upa, ha detto no all’aumento dell’Imu sulle aziende. Manovra prevista nel caso in cui l’imposta di soggiorno salti all’improvviso. Non solo. Daniela Angelini Fabrizio Vagnini e Bruno Ferri, in capo alle tre associazioni, chiedono una riduzione dell’aliquota minima dei fabbricati a uso produttivo ricettivo artigianale al 7,6 (contro l’8,4 previsto) e l’applicazione della massima (9,6 per cento) per fabbricati sfitti sui principali assi commerciali. Questo per agevolare le locazioni e far calare il numero delle vetrine buie. Lanciata pure la proposta di una card con sconti per turisti.

Nives Concolino