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“Jesus is my rock”

Jesus is my rock & that’s how roll<+testo_band>” (Gesù è la mia roccia ed è così che mi muovo) è il motto che i ragazzi della pastorale giovanile di Savignano sul Rubicone, San Mauro Pascoli, Santarcangelo di Romagna e Gatteo portano impresso e stampato sulle loro maglie e non solo, tanto che è possibile ritrovarlo, ben in vista, anche nella loro pagina fan di Facebook, ParolaGiovane. Parola ai giovani, appunto, alla loro voglia di fare gruppo, di comunicare se stessi, di raccontarsi e, soprattutto, di crescere in un ambiente fraterno che illumina la loro quotidianità con la luce di Cristo e la sua Parola.

Nel 2010, nasce l’associazione ‘Amici di don Baronio’ con l’intento di creare una casa della comunità nella zona del Rubicone, sfruttando un antico orfanotrofio. Nel 2014, alcuni giovani tra i 19 e i 30 anni decidono di creare il gruppo ‘DonbaZoè’ per mettere a disposizione il loro tempo libero all’accoglienza del prossimo. Un progetto che in pochissimo tempo è riuscito ad accogliere più di trecento giovani. Attualmente, si svolgono attività di doposcuola, catechismo ed eventi ludico-culturali, ma non mancano veri e propri periodi di convivenza spirituale che permettono ai partecipanti di vivere momenti di condivisione quotidiana.

Nella pagina Facebook, infatti, è possibile trovare ‘condivisi’alcuni eventi di future convivenze, come quello che va dal 24 gennaio al 12 febbraio presso l’Istituto Don Baronio. I giovani vengono invitati a portare con sé il proprio vissuto, le gioie e le paure, ad aprirsi accogliendo l’altro, a riflettere su se stessi e ciò che li circonda, ma soprattutto a dare valore al tempo e al senso della giornata tramite quei piccoli gesti che fanno parte della routine, spesso sottovalutati, come lo stare a tavola, l’aspettarsi, il raccontarsi: vivere come una vera e propria grande famiglia, unita da un cammino comune in amicizia con Gesù.
Ogni giornata è scandita da alcuni importanti situazioni come la preghiera comunitaria, un tema-guida giornaliero per implementare le riflessioni e le testimonianze. Non mancano i momenti ludici come si vede sul sito da alcune fotografie di gruppo e video ‘postati’ sulla pagina fan, dove tra danze, pranzi e cene, momenti di preghiera e investiture da ‘cavalierChef’ si vive appieno lo spirito della condivisione. “Ecco cosa può fare una convivenza”, dice il titolo di uno dei tanti video. Sono luoghi di incoraggiamento e supporto in cui è possibile dialogare e confrontarsi.

E poi, sempre nella pagina fan, locandine e fotografie per pubblicizzare gli eventi, come quello della ‘Messa Rock’ del 22 novembre; per proporre pellegrinaggi, come quello a Cracovia in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù; per ricordare i vari appuntamenti dell’anno pastorale o sensibilizzare la raccolta alimentare per i più poveri. “C’è più gioia nel dare che nel ricevere” (Atti 20, 34-35), scrivono. Inoltre, tramite la piattaforma ‘BuonaCausa.org’, è possibile donare un paio di euro per sostenere il progetto e le spese che le convivenze comportano e, attraverso il loro personale sito internet ‘parolagiovane.altervista.org’, si possono anche leggere le testimonianze e i racconti sui loro incontri.

Così la pagina Facebook è stata creata proprio per fare in modo che si instaurasse contatto e condivisione, anche con altri gruppi giovanili, al fine di scambiarsi opinioni e favorire il passaparola. “Non è più confuso il nostro cuore da quando camminiamo insieme a Te”, dice uno dei loro canti e questo è lo spirito dei giovani di ParolaGiovane.

Emanuela Fanale