Home Cultura In biblioteca non si legge crisi

In biblioteca non si legge crisi

IItaliani non lettori. Secondo un’indagine diffusa dall’Associazione italiana degli editori (AIE) qualche mese fa, il 60% degli italiani al di sopra dei 14 anni non compra né legge un libro. A ogni buon conto, in un paese che conserva i migliori primati in fatto di scarsi consumi culturali, la provincia di Rimini, per fortuna, va in controtendenza. Stando ai dati registrati nel 2009, infatti, c’è stato un incremento di nuovi lettori in tutto il distretto riminese. La Biblioteca comunale Mariotti di Morciano di Romagna, per esempio, nell’anno appena trascorso, ha accresciuto la sua utenza di 665 nuovi iscritti, mentre 8.879 sono stati gli ingressi in biblioteca, di cui 2.026 per consultazioni internet, 4.770 per prestiti librari, e i restanti per utilizzo sale studio e lettura. Curioso il dato legato al sesso degli iscritti, che vede le donne (ben 1.173 ) lettrici più accanite degli uomini (soltanto 713). Numeri che si riflettono anche tra i nuovi iscritti, che contano 375 donne e 290 uomini. Cifre record per una Biblioteca come la Mariotti, nata appena due anni fa e divenuta uno degli spazi pubblici più utilizzati ed apprezzati da giovani e adulti. Un bacino in continua crescita che raccoglie utenti non solo in tutta la Valconca, ma anche da Bellaria, Cattolica, Poggio Berni, Santarcangelo, Misano Adriatico e Rimini. Tra i più numerosi oltre i morcianesi (che sono circa un migliaio), compaiono gli abitanti di Montefiore e San Clemente. Proprio in virtù del progressivo incremento dei fruitori del servizio bibliotecario morcianese, l’assessorato alla Cultura, guidato da Filippo Ghigi, intende potenziare l’operato svolto sino ad oggi. Pertanto saranno indirizzati maggiori finanziamenti al Centro, sia per l’acquisizione di nuovi testi, sia in previsione di un ampliamento delle superfici, che potrebbero essere estese utilizzando il piano superiore dell’ex-scuola elementare di via Pascoli. Si sta inoltre valutando la possibilità di rendere maggiormente flessibili le fasce orarie d’apertura al pubblico. Tra i libri maggiormente graditi nell’ultimo anno da questa numerosa utenza, si pone in vetta ad una classifica locale che a grandi linee segue l’andamento nazionale L’eleganza del riccio di Barbery Muriel, seguito da La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano e da Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson. Situazione di analoga ascesa anche per quanto riguarda la Biblioteca di S. Mauro Pascoli. Nata all’inizio degli anni ’70 come centro di lettura, nel 1999 si è trasferita in piazza Mazzini, dove un tempo si trovava la scuola elementare. Attualmente dispone di circa 15.600 volumi a scaffale aperto, di cui 1900 del fondo Tognacci. Indiscutibilmente in crescita l’attività negli ultimi anni: i prestiti sono passati dai 3.500 del 2005 ai 6.200 dello scorso anno, gli iscritti da 1.250 nel 2005 a 2.230 nel 2008. Un successo che trova la sua spiegazione nel fatto che “La biblioteca, ospitando l’ufficio cultura, è il centro propulsore di tutte le attività culturali del comune, che spaziano dall’organizzazione di spettacoli, concerti, mostre, conferenze, proiezioni cinematografiche e molto altro” afferma la direzione.
Ma dove risiede la ragione di tanto apprezzamento, di queste come delle altre biblioteche del riminese? Tra gli argomenti principali c’è sicuramente la moltitudine di iniziative e servizi offerti dalle biblioteche, non solo luoghi di studio e lettura, ma entusiasmanti poli culturali e luoghi d’incontro formativo. Mostre bibliografiche e documentarie, cicli tematici di letture pubbliche, progetti di promozione alla lettura con coinvolgimento di alunni delle scuole primarie e secondarie, sono soltanto alcuni dei piaceri offerti dalle biblioteche. Inoltre ci sono i servizi gratuiti come quello di emeroteca (che mette a disposizione quotidiani nazionali e locali oltre a riviste e periodici), consultazione di materiale audio e video (DVD, VHS, Cd-rom), connessioni internet, sale studio per studenti e, naturalmente, il servizio di prestito librario. Insomma, una realtà eclettica e versatile, ben lontana dagli stanzoni polverosi con pavimento in cotto, soffitti a volte e scaffali di legno ingialliti colmi di libri.

Genny Bronzetti