Home Provincia Imu al massimo, un coro di proteste

Imu al massimo, un coro di proteste

Protagonista indiscussa della bagarre politica di questa settimana l’aliquota Imu al massimo. Mentre l’amministrazione comunale bellariese ha espresso, con voto favorevole nell’ultimo consiglio comunale, il via libera alla tassa sulla prima casa allo 0,6%, l’opposizione, Pd in testa, ha tentato in tutti i modi di mettere un freno a quanto stava accadendo. “Molti comuni della Riviera e della nostra provincia – spiega Francesco Raimondi, segretario del Pd bellariese – stanno facendo scelte diverse, come Santarcangelo che applica l’aliquota minima dello 0,4 sulla prima casa. Altri prendono ancora tempo andando al bilancio provvisorio pur di evitare scelte affrettate che colpiscono indistintamente tutti i cittadini”. Tabelle dimostrative, dati raccolti e confronti con le altre realtà non sono bastati a bloccare la manovra comunale. Dalla stessa sponda la consigliera del Pd Marcella Bondoni definisce l’atteggiamento del sindaco “vergognoso e da padrone che vuole sempre e solo decidere lui”. Non si scompone il primo cittadino, Enzo Ceccarelli. “L’Imu è l’unica imposta da noi adottata per l’anno 2012 lasciando perdere tasse di scopo e addizionale Irpef”, precisa il primo cittadino. Che controbatte: “Abbiamo scelto di non gravare sull’economia delle nostre famiglie, optando per un’applicazione equa dell’Imu. Alle fasce economiche più alte sarà chiesto un contributo maggiore rispetto alle fasce deboli, per cui abbiamo previsto agevolazioni e detrazioni”.
Quanto detto, però, non basta a placare gli animi disaccordi. Perplessità arrivano anche dalla Cgil di Rimini, che per bocca del segretario Massimo Fusini, fa notare di essere stato convocato per discutere del bilancio 2012, solo qualche ora prima del consiglio comunale “senza che ci fosse il tempo di riflettere”. Fusini aggiunge: “Quest’accelerazione conferma la volontà di procedere, senza confronti, all’applicazione dell’aliquota Imu massima alle prime case e alle abitazioni in comodato d’uso”.
Dello stesso punto di vista anche il circolo Sinistra Ecologia e Libertà che all’Imu così come concepita dall’amministrazione Ceccarelli oppone un’altra soluzione: quella di reperire 2,5 milioni di euro, pari alla differenza tra l’Ici e l’Imu al massimo, e applicare la tassa di soggiorno nella misura media (un euro al giorno) tra alberghi a 2, 3 e 4 stelle. Non si placa nemmeno l’indignazione di Cna che definisce l’Imu al massimo “inaccettabile per il sistema economico già in difficoltà”.

Marzia Caserio