I secondi 40 anni del Viserba Volley sono già iniziati. Con addosso ancora le ferite della bruciante delusione per la mancata iscrizione al campionato di A2, alle quali si è aggiunta la rabbia per la decisione della Fipav di modificare le regole dando l’opportunità ad altri club di portare soldi anche dopo il termine. “Inoltreremo protesta ufficiale perché una cosa del genere è sconcertante” sttolinea il presidente, Paolo Stefanini. Proprio il presidentissimo e tutta la dirigenza sono al lavoro per dare l’impronta ad un nuovo ciclo che ha davanti un traguardo chiaro: tornare laddove compete al Viserba. E siccome da ogni esperienza è doveroso imparare, per compiere meno errori possibili, la volontà del Viserba è quella di costruire basi solidissime sulle quali costruire il suo futuro. La pietra angolare è il settore giovanile. Nessuna rinuncia, nessun ridimensionamento. I biancorossi confermano il loro impegno nella gestione di un vivaio che conta circa 350 giovani e anzi intende potenziarlo, sia nel numero, sia facendo crescere i propri allenatori.
“Non abbiamo più una prima squadra di livello nazionale – spiega il pres. – e l’unica cosa positiva di questo brutto aspetto è che al Pala Rinaldi potremo disporre di tante ore in più che si sono liberate, per ospitare ragazze e ragazzi che vogliono far parte della nostra famiglia. Mi spiace se qualcuno aveva immaginato un nostro ridimensionamento, ma il Viserba non arretra da questo fronte, anzi rilancia con maggior impegno”.
Altro punto fermo è il progetto <+cors>BVolley<+testo>, ossia l’esperienza condivisa con Bellaria, Santarcangelo e Poggio Berni, tesa a far crescere tecnicamente ragazze e ragazzi che possono arrivare a disputare campionati di alto livello.
“Dobbiamo migliorare ancor di più la qualità del lavoro, investendo sulla preparazione dei tecnici e se necessario facendoci aiutare da qualcuno che possa indirizzarci. Abbiamo delle idee, ma prima è giusto parlarne con gli altri protagonisti del progetto.
Infine la prima squadra. Il Viserba ripartirà dalla serie D, con una squadra femminile giovane e formata da ragazze del vivaio. Si giocherà al sabato pomeriggio al PalaRinaldi e la squadra sarà allenata da Stefano Sarti.
“Non sarà serie A2, ma lo spirito sarà sempre lo stesso, perché è il nostro marchio di fabbrica”.
Sul fronte societario, l’obiettivo è di rendere più solida la compagine.
“La straordinaria stagione scorsa non ha prodotto solo bruciature, perché nuove persone ci hanno conosciuto e ci hanno avvicinato, manifestando l’intenzione di entrare nella nostra famiglia”. (l.g.)