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Il turismo fatto di “like”

Facebook compie dieci anni! L’obiettivo del diario virtuale è di raccogliere le storie di vita raccontate autonomamente da ognuno dei suoi iscritti. Motore di ricerca sociale, nel quale sono contenute storie di vita unite da rapporti di amicizia attraverso fitti nodi, una rete di relazioni di lunga memoria che, se non volontariamente, non verrà mai cancellata. In Italia sono 26 milioni gli iscritti a Facebook, su una popolazione totale di 60 milioni di persone. Per i facebookiani questo è il momento di darsi alla pazza gioia: la vacanza al mare. A confermarlo sono i numeri diffusi da
Teamwork (agenzia di consulenza alberghiera che si occupa della visibilità su internet) nella ricerca “I like Hotels”: il 67% dei turisti iscritti a Facebook, una volta raggiunto il luogo di vacanza, antepone a tutte le priorità l’aggiornamento del proprio stato. Si pubblica con l’unico obiettivo di ottenere “like” ed è stimato che una grossa fetta di giovani turisti, di un campione tra i 18 e i 24 anni, preferisca passare il tempo a postare foto piuttosto che prendere il sole.
Una tendenza che a Rimini non è passata inosservata e nel 2008 gli albergatori della capitale del turismo italiano hanno cominciato la loro rincorsa ai “like” virtuali. Quelli di Teamwork si sono chiesti: come si comportano le strutture alberghiere di Rimini e provincia sul più importante social network del mondo? Qual è il loro livello di confidenza con lo strumento? In che modo sono presenti?
La ricerca è stata condotta tra aprile e maggio di quest’anno, analizzando un campione rappresentativo di 1000 alberghi della provincia di Rimini. “La convinzione dell’azienda era che i nostri albergatori non stessero sfruttando al meglio le possibilità di marketing offerte gratuitamente dall’online – dice il Presidente Mauro Santinato – previsioni che sono state confermate dai numeri emersi”. Il 14% degli alberghi è totalmente assente da Facebook, mentre dell’86% dei presenti solo una minoranza ha adottato un comportamento corretto nel presentarsi sul social network, la percentuale di hotel con la pagina aggiornata da almeno un post a settimana è del 62%. Il più frequente, tra gli errori segnalati, è la costruzione di profili privati per aziende, per le quali, invece, il social network ha predisposto una tipologia di pagina apposita. Tra l’altro, a quest’ultimo modello di pagina, è stata attivata l’opzione “recensisci” un’ottima opportunità di pubblicità per i servizi, per farsi conoscere, citare e ricordare dal proprio gruppo di fan. Una curiosità sulle statistiche di gradimento: in base al numero di “like” ricevuti dalle reti virtuali, la città più apprezzata è Riccione, con una media di 660 “like” per albergo, sempre sul podio Cattolica con una media di 552 approvazioni e Rimini con 508, ultime Misano e Bellaria, mete frequentate da ospiti per lo più non appartenenti alla generazione social.

WhatsApp: la prenotazione è “mobile”
Gli hotel della Riviera si arrendono alla tecnologia. È stato lanciato da poco – sul rinnovato portale turistico info-alberghi.com – il servizio di prenotazione della vacanza su WhatsApp. I potenziali turisti pare abbiano apprezzato visto che nei pochi mesi di sperimentazione, gli albergatori che hanno aderito al servizio (attualmente sono in 200) sono stati presi d’assalto. Un vero e proprio boom di contatti per avere informazioni e per prenotare: oltre 500 richieste d’informazioni ciascuno. Molto più alto degli altri mezzi di comunicazione il numero di contatti che si convertono in richieste di prenotazione.

Elena Bologna