Home Cultura Il Poverello d’Assisi e l’amore a Gesù Eucaristia

Il Poverello d’Assisi e l’amore a Gesù Eucaristia

Francesco nei suoi scritti si interessa particolarmente dell’Eucaristia. Leggendoli, si rimane meravigliati perché spesso si sente riecheggiare in essi il canone romano. l’unico esistente ai suoi tempi. In realtà, mettendo insieme varie preghiere di Francesco, ci troviamo di fronte ad una preghiera che, con poche aggiunte, evidenziate con il neretto, può essere benissimo considerata eucaristica.
Eccola:
(Prefazio) «Onnipotente, altissimo, santissimo e sommo Dio, Padre santo e giusto, signore re del cielo e della terra, per te stesso ti rendiamo grazie, poiché per la tua santa volontà e per l’unico tuo Figlio nello Spirito santo hai creato tutte le cose spirituali e corporali, e noi fatti a immagine tua e a tua somiglianza hai posti in paradiso (Regola non bollata, 23, 63).
«Ti rendiamo grazie, poiché lo stesso tuo figlio ritornerà nella gloria della sua maestà, per destinare i reprobi, che non fecero penitenza e non ti conobbero, al fuoco eterno e per dire a tutti coloro che ti conobbero e ti adorarono e servirono nella penitenza: Venite benedetti dal Padre mio, entrate in possesso del regno, che vi è stato preparato fin dalle origini del mondo» (Regola non bollata, 23, FF. 65).
Per questo dono della tua benevolenza, «uniti ai beati Michele, Gabriele, Raffaele e tutti i cori degli spiriti celesti: serafini, cherubini, troni, dominazioni, principati e potestà, virtù, angeli e arcangeli» (regola non bollata 23, FF. 67), <+nero>con voce unanime cantiamo linno della tua lode: Santo…

(Preghiera dopo il santo) «Santissimo Padre nostro: creatore, redentore, consolatorc e salvatore nostro», (Commento al Padre nostro. FF. 266), «veramente sei degno di ricevere la lode la gloria e l’onore e la benedizione» (Cantico delle creature: FF. 263). «Ti rendiamo grazie, perché, come tu ci hai creati per mezzo del tuo Figlio, così per il vero e santo tuo amore, con il quale ci hai amati, hai fatto nascere lo stesso vero DÌO e vero uomo dalla gloriosa sempre Vergine beatissima santa Maria, e per la croce, il sangue e la morte di lui ci hai voluti liberare e redimere» (Regola non bollata, 23, FF. 64). ’
«E poiché tutti noi miseri e peccatori non siamo degni di nominarti, supplici preghiamo che il Signore nostro Gesù Cristo, figlio tuo diletto, nel quale ti sei compiaciuto, insieme con lo Spirito santo paraclito, ti renda grazie, così come a te e ad essi piace, per ogni cosa, lui che ti basta sempre in tutto e per il quale a noi hai fatto cose tanto grandi (Regola non bollata, 23, FF. 66).

(Epiclesi)<+testo_band> Ora ti preghiamo umilmente: manda il tuo Spirito a santificare i doni che ti offriamo, perché diventino il corpo e il sangue di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, che ci ha comandato di celebrare questi misteri.

<+nerocors>(Racconto dell’istituzione)<+testo_band> «Prossimo alla sua passione, celebrò la pasqua con i suoi discepoli, e prendendo il pane rese grazie, lo benedisse e lo spezzò dicendo: Prendete e mangiate, questo è il mio corpo. E prendendo il calice disse: questo è il mio sangue del nuovo testamento, che per voi e per molti sarà sparso in remissione dei peccati» (Lettera a tutti i fedeli, FF. 183). Fate questo in memoria di me. Mistero della fede…

(Anamnesi ed offerta) Celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio ti offriamo, Padre il pane della vita e il calice della salvezza, «e ti rendiamo ogni lode, ogni gloria, ogni grazia, ogni onore, ogni benedizione e tutti i beni» (Lodi per ogni ora, FF. 265).

(Intercessione per la Chiesa pellegrinante) «Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio concedi al nostro Papa… al nostro vescovo…, e a tutti noi miseri di fare, per tua grazia, ciò che sappiamo e tu vuoi, e di volere sempre ciò che ti piace, affinchè inreriormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito santo, possiamo seguire le orme del diletto Figlio tuo, il Signore no¬stro Gesù Cristo, e a te, o altissimo, giungere con l’aiuto della tua sola grazia» (Lettera al capitolo, FF. 233).

Intercessione per la Chiesa sofferente) Ricordati dei nostri fratelli, che si sono addormentati nella speranza della risurrezione e di tutti i defunti che si affidano alla tua clemenza: ammettili a godere la luce del tuo volto, «a benedire te Signore Iddio vivo e vero, e a renderti la lode, la gloria, l’onore e ogni bene per sempre» (Ufficio della passione, FF. 282).

(Ricordo della Chiesa celeste) «E per il tuo amore umilmente preghiamo la gloriosa e beatissima Madre sempre vergine Maria, il beato Giovanni Battista, Giovanni Evangelista, Pietro e Paolo, i beati patriarchi e profeti, i santi Innocenti, gli apostoli e gli evangelisti, i discepoli, i martiri, i confessori, le vergini, i beati Elia ed Enoch e tutti i santi che furono e saranno e sono, affinchè rendano grazie a te, sommo e vero Dio, eterno e vivo con il Figlio tuo carissimo, Signore nostro Gesù Cristo, e con lo Spirito santo paraclito, nei secoli dei secoli (Regola non bollata, FF. 67).

(Dossologia finale) Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te Dio Padre onnipotente, nell’ unità dello Spirito santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

Tutto è stato preso da san Francesco eccetto le parti in neretto. Ha molto sviluppo la preghiera dopo il Santo. Non vi sono epiclesi e anamnesi, perché elementi propri della celebrazione eucaristica; manca anche la intercessione per la Chiesa sofferente, ma questo non meraviglia, se ricordiamo che Francesco è soprattutto interessato alla preghiera di lode e di ringraziamento. Meraviglia in particolare il fatto che, scrivendo a tutti i fedeli, e ricordando la istituzione dell’Eucaristia preferisca servirsi del Canone romano piuttosto che di uno dei tanti racconti che troviamo nei vangeli e in Paolo.
Possiamo quindi concludere affermando che, anche se Francesco non ha scritto una preghiera eucaristica, con le sue preghiere si può comporre un’ottima preghiera eucaristica per una liturgia di ringraziamento.

Fr. Giambattista Montorsi