Home Attualita Il cameraman inglese e il bisnonno corianese

Il cameraman inglese e il bisnonno corianese

Siete pronti per un altro giro intorno al mondo? Bene, allora sedetevi, mettetevi comodi perché si parte alla ricerca di notizie che riguardino il nostro territorio. Come sempre a farci da navigatore sarà Google. La prima tappa ci porta fino a Beckhenham, piccola cittadina in Inghilterra. Siamo sempre più stupiti dalla quantità di storie differenti che ruotano attorno ai cimiteri bellici che ospitano le spoglie dei soldati caduti durante la II Guerra Mondiale. Quella che vi raccontiamo riguarda il bisnonno del cameraman britannico, James Newman ed è stata scritta dalla giornalista Hatty Collier sulle pagine del periodico online News Hopper (http://www.newsshopper.co.uk/news/bromley/14030717.Then_and_now__Beckenham_cameraman_recreates_Rome_wartime_photo_in_tribute_to_great_grandfather). Il giovane operatore cinematografico, originario della cittadina britannica di Beckhenham, nei pressi di Londra, ha recentemente raccontato sul proprio profilo Facebook la storia del proprio avo. Il giovane soldato, con la mansione di portalettere motorizzato, purtroppo morì a Coriano, nel 1945, all’età di 27 anni, “mentre stava guidando al posto di un commilitone, troppo ubriaco per salire sulla motocicletta, a causa degli abbondanti festeggiamenti per la fine del conflitto”. Lasciava una moglie e una bambina di 3 anni che aveva potuto vedere solo una volta in vita sua e a cui aveva scritto, tempo prima, queste splendide parole in un biglietto di auguri per il suo primo compleanno: “mando questo bigliettino alla mia cara bambina cosicché un giorno, quando sarà diventata grande porterà i suoi libri a scuola con tutte le sue amiche e potrà mostrarlo loro per dimostrare come il suo papà l’aveva sempre nei suoi pensieri anche se era a migliaia di chilometri di distanza. Dio ti benedica tesoro”.
Il nipote sottolinea come “il mio bisnonno Richard è ancora sepolto nel Cimitero di Guerra di Coriano. Un luogo che la nostra famiglia ha visitato numerose volte, per rendergli l’estremo saluto e per mostrargli quanto siamo orgogliosi di lui”.

Fabio Parri