I politici finiscono tutti in… Rete

    A mettere d’accordo gli schieramenti politici riminesi ci ha pensato internet. Tanti consensi per il neo arrivato non li aveva mai avuti nessuno. Il protagonista indiscusso è lui, senza mezzi termini. Lo confermano proprio loro, assessori, sindaci, deputati che come sfida, oltre al loro incarico istituzionale, hanno intrapreso quella mediale, che non si avvale di copioni ufficiali, ma predilige la dimensione umana, più vicina e comprensibile al cittadino.
    Ogni momento della vita istituzionale si trasforma in uno scambio sociale sul web: commenti, critiche, opinioni si affastellano su post e ogni fatto quotidiano è l’occasione per richiamare un bacino sempre più ampio di potenziali elettori.
    Tra i più organizzati della rete c’è Andrea Zanzini, assessore all’Ambiente del Comune di Rimini, che si presenta on line con il sito, quasi professionale, www.andreazanzini.it creato e seguito da lui stesso.
    “È nato circa sei anni fa, quando ero ancora nell’ambito delle cooperative – spiega – ho pensato io alla grafica e a tutto il resto. Poi con la candidatura ad assessore è stato aggiunto il blog, la parte più corposa e che seguo giornalmente”.
    Ad affiancare il sito, oltre al blog e ai link diretti su Twitter, Slideshare, YouTube, Myspace, non poteva mancare la pagina su Facebook con profilo aperto, ognuno può diventare suo amico, scelta che attualmente hanno fatto in 1.010.
    “È un modo per restare in contatto con gli elettori e commentare assieme ciò che succede a Rimini”.
    Sulla scia del sito personale aggiornato e che non ha niente a che fare con il dilettantismo, c’è quello del consigliere regionale Roberto Piva, con www.robertopiva.it. Curato in tutti i suoi particolari, lo spazio virtuale di Piva non manca di costanti spunti legati alla quotidianità riminese a cui Piva stesso si dedica “all’80 per cento” come lui ha voluto sottolineare. Questa creazione mediale è nata nel 2005, in occasione della campagna elettorale
    “Credo molto in questo tipo di comunicazione, è uno strumento ottimo per avere riscontri e commenti in tempo reale”, sottolinea. Lui, come lo stesso Zanzini, non manca l’appuntamento quotidiano su Facebook.
    “Il feedback su avvenimenti e fatti quotidiani è immediato anche se poi io preferisco il contatto reale con le persone”.
    Dopo il sito e il social network, il consigliere regionale ha aggiunto anche la newsletter quindicinale con tutte le novità della sua attività politica.
    Ad aver scelto un’impronta “internettiana” è la Giunta comunale di Rimini, iscritta, e basta, a Twitter: solo qualcuno si è degnato di utilizzarlo, come il già citato Andrea Zanzini. Altri come Donatella Turci, Juri Magrini, Samuele Zerbini surrogano l’assenza grazie a Facebook dove, però, condividono solo determinate notizie con tutti.
    In questo flusso costante d’informazioni, non importa a quale schieramento politico si appartenga, ciò che conta è esserci per dire la propria.
    Dell’idea è Marco Lombardi, esponente del PdL, che dopo la sconfitta di giugno, ha rafforzato la sua macchina mediatica; grazie a un organico che segue esclusivamente la sezione internet, Lombardi è diventato a tutti gli effetti un uomo del web. Non solo un sito attivo da più di un anno, www.scrivilombardi.it, ma una pagina web su Facebook con profilo aperto e più di 2.300 contatti.
    “Questo è un mezzo formidabile dal punto di vista politico! Mi permette di raggiungere una gran quantità di persone e soprattutto di afferrare un target, quello giovanile, che altrimenti, sarebbe più faticoso contattare”.
    Il suo impegno assiduo e costante si tramuta in dibattiti aperti on line, newsletter informative, approfondimento dei problemi della città.
    “Per esempio, c’è stata la polemica con Melucci (vice sindaco di Rimini) e subito da parte mia arriva la risposta on line”.
    Infatti, basta fare un salto sul sito e accorgersi di quanto ogni dettaglio sia organizzato, non manca nemmeno l’agenda con tutti gli appuntamenti, giorno dopo giorno.
    Nella destra mediatica, non manca neppure Gioenzo Renzi, ben rappresentato dal sito www.gioenzorenzi.it.
    Poi, ci sono altri, che delegano il sito a terzi, come nel caso dell’onorevole del Pd Elisa Marchioni e del sindaco di Riccione, sempre del Pd, che si sono affidati a Enrico Rotelli, giornalista riminese. È lui che ne segue la maggior parte degli aspetti tecnici e funzionali ma non è lui a rispondere alla domande dei cittadini che arrivano tramite web.
    “Stimolo sempre i miei clienti a creare, anche tramite web, un rapporto umano con i loro elettori in una dimensione che non sia quella istituzionale ma al loro pari. Sia con la Marchioni sia con Pironi tutto ciò è possibile, si prestano molto al contatto umano, sia virtuale sia reale. Elisa la vediamo girare in bicicletta per Rimini e lo stesso Massimo è stato attivo in prima linea nel campo dell’associazionismo. In questo senso, il sito o il social network, accorciano le distanze tra la vita reale e quella politica”, conclude Rotelli.
    Nonostante ciò, in una platea immensa, frammentata in un pulviscolo di nicchie, dove la comunicazione è fruibile in pochi attimi, come nel caso di Facebook, come mai molti dei siti web dei politici riminesi non sono aggiornati, o ancora meglio, sono fermi alle elezioni di giugno? Facendo un rapido viaggio nella rete, è rimasto inspiegabilmente bloccato il sito di Stefano Vitali, che dopo il ringraziamento per la vincita incassata non ha più fatto ritorno al suo sito www.stefanovitali.info. In compenso, però, il presidente della Provincia, è molto attivo su Facebook dove ama dialogare e intervenire su diversi argomenti con i suoi amici che, attualmente, sono quasi 900. Nella stessa situazione si trova il sito di Massimo Pironi fermo al 17 giugno di quest’anno. Stesso dicasi per Mauro Morri su www.mauromorri.it, che oltre alle ripetute foto di posa per la campagna elettorale, non mostra nient’altro.
    Insomma, è il caso di dire: su internet solo in campagna elettorale? Se la domanda sembra voler essere polemica, Enrico Rotelli ha una risposta rassicurante.
    “Questi siti sono nati proprio in previsione della campagna elettorale, ogni sito nasce con una sua natura editoriale ben precisa e a seconda delle circostanze. Ora, visto che Stefano Vitali è presidente della Provincia e Mauro Morri sindaco, non necessitano più di quel tipo di mezzo ma utilizzano gli strumento istituzionali per raggiungere gli elettori”.
    Sarà. Resta il fatto oggettivo che questi siti web non sono aggiornati e, in un modo o in un altro, risultano un po’ fuori tempo. Facebook a parte, ovviamente, perché sul social network ci sono cascati quasi tutti. Barack Obama docet.

    Marzia Caserio