Home La Settimana I nidi restano in attesa ma alle materne si vola

I nidi restano in attesa ma alle materne si vola

Azzerare la lista d’attesa per i nidi. È questo l’obiettivo di Samuele Zerbini assessore alla Scuola del Comune di Rimini. In 260 (lo scorso anno erano in 310) attendono ancora un posto nonostante tutti gli sforzi: i 99 posti in più messi a disposizione per questo nuovo anno, i 140 voucher da destinare alle famiglie che non trovando collocazione in un “comunale” devono ricorrere ad un “privato”, due nuove strutture che entreranno in funzione entro novembre (Sacco e Vanzetti e via di Mezzo) e la recente formalizzazione dell’accordo con la Diocesi per l’utilizzo dell’ex seminario vescovile che porterà altri 45 posti.
Ma osserviamo la situazione più da vicino.

I numeri
In totale sono 662 i posti nido disponibili nelle strutture comunali, contando i nuovi 99 di quest’anno. Erano 563 nel 2009, 559 nel 2008, 527 nel 2006, 466 nel 2004, 399 nel 2002 e 312 nel 1999. Una serie storica che dimostra come in poco meno di un decennio siano state raddoppiate le disponibilità. Mentre le previsioni per il 2011 parlano di 707 piccoli “nidi” (grazie ai posti dell’ex seminario).

Sacco e Vanzetti e via di Mezzo. Sono le due new entry di questo anno scolastico. Si tratta di due nidi che verranno gestiti dall’istituto Valloni. In particolare per quel che riguarda la struttura di via Sacco e Vanzetti parliamo di 16 posti nella sezione piccolissimi (9-14 mesi) e di 21 posti nella sezione medi (22-26 mesi) per un totale di 37 posti. Nella struttura di via di Mezzo ci saranno 18 posti per i piccoli (5-20 mesi), 21 posti per i medi (21-26 mesi) e ulteriori 21 posti per i grandi (27-35 mesi) per un totale di 60 posti.
Sempre in via Sacco e Vanzetti a Viserba aprirà i battenti, il 27 settembre, una materna. In questo caso la gestione sarà mista statale e comunale. È stato il Ministero, infatti, a concedere due insegnanti part time per far girare al meglio gli ingranaggi della nuova scuola. A tal proposito Zerbini ci tiene a fare i nomi e dire che il merito di questo piccolo successo è da attribuire al lavoro del Comune ma anche alla collaborazione con Agostina Melucci, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale. A carico del Comune, inoltre, due educatori e il personale non docente.
140 voucher. Di questi solo una novantina sono stati già assegnati. Si tratta di un contributo, di circa 300 euro, che verrà elargito ogni mese per 10 mesi. Questo assegno servirà ad integrare la retta destinata ad un privato ed è pagato da fondi sia comunali sia europei.
80 famiglie usufruiscono di una convenzione “speciale” ricevendo dai 1000 ai 2500 euro l’anno per mandare i figli in un asilo privato.
271 posti disponibili presso nidi e micronidi autorizzati e gestiti da privati e 16 posti aziendali.

In futuro…
In un immediato futuro arriveranno 45 posti dalla ristrutturazione dell’ex seminario. Ricavato dalla ex casa delle suore, la struttura ospiterà due nuove sezioni di scuola d’infanzia la quale gestione verrà affidata, con ogni probabilità, dal Comune, ad una cooperativa. Rispetto all’ex seminario, il Comune di Rimini avrà il diritto di superficie per 60 anni. Decisione raggiunta dopo il voto affermativo per la variazione di bilancio atta ad estendere la delibera emanata nel 2008. Al rientro delle vacanze estive è stata una delle prime “mosse” del Comune anche se la vicenda ha creato qualche problema. Una settimana prima del sì, infatti, la commissione Bilancio aveva dato parere negativo rispetto all’ipotesi di raddoppiare da 30 a 60 gli anni di gestione della struttura. In quel caso, infatti, si passava dagli iniziali 12 milioni a 17 milioni di spesa. Un lievitamento di costi cui influiva anche un maggiore esborso dovuto all’adeguamento alle normative di sicurezza. Troppi soldi per una struttura vecchia e non proprio bella esteticamente, avevano detto i contrari, ma alla fine si è proceduto con il progetto. Dei 17 milioni, 7 cominceranno ad essere versati a partire dal 2013 (2 milioni e 600mila di questi attraverso la permuta di un immobile), mentre i rimanenti 10 milioni verranno pagati tra il 2014 e il 2023. Una volta terminata, la struttura ospiterà non solo il nido (già realizzato) ma anche 27 aule per la scuola media e strutture sportive, compresi campi da calcio, per un totale di 26mila metri quadri che rappresenteranno un importante polo scolastico per l’intera città.

Obiettivo Lisbona
È fissato al 25% quello che viene definito Obiettivo Lisbona, relativo alla copertura dei posti nido offerti dalla città. Rimini punta a raggiungerlo e visti i numeri potrebbe anche riuscirci. La copertura complessiva è stata infatti del 21% dei residenti nel 2009, del 16% nel 2005, del 14% nel 2001, del 12% nel 1999. A completare il quadro citiamo la media regionale del 22% e quella nazionale ferma all’11.4%.

E per gli asili: copertura completa
Si raggiunge quota 100%. Per il baby esercito dei 3-6 anni nessun tipo di problemi. Ognuno di loro può contare su un posto. Ammontano a 1.222, infatti, i posti “asilo” messi a disposizione dal Comune, per una copertura pari al 34.6%. A questi bisogna aggiungere i 685 posti offerti dalle scuole d’infanzia a gestione statale (19.4%) e i 1627 posti (46%) delle paritarie. Totale 100%, appunto.

Bimbo:quanto mi costi?
È, questo, un aspetto che molte volte non viene preso in considerazione: quanto costa al Comune un bambino che frequenta un nido o un asilo?
“A prescindere dalla quota che viene pagata dai genitori – spiega Zerbini – che può essere più o meno agevolata, calmierata o intera, un bambino ha per il Comune un costo superiore”.
Già. Superiore anche alla quota massima che una famiglia paga.
Se una retta per un nido privato si aggira intorno ai 600 euro, in una comunale il costo scende variabilmente dai 140 ai 310 euro ma il costo reale è di circa 1000 euro a bambino. Per le materne, invece, questo costo per Palazzo Garampi scende sino a 600 euro.

Angela De Rubeis