Home Cultura I Maestri e il Tempo.. il Vasari perduto

I Maestri e il Tempo.. il Vasari perduto

Giorgio Vasari aveva realizzato alcune opere per la chiesa riminese di Santa Maria Annunziata Nuova di Scolca (Covignano). Il grande artista fu a Rimini per la redazione della prima edizione delle Vite. Quelle opere del vasari riminese andate perdute, saranno al centro dell’incontro di venerdì 13 marzo a Palazzo Buonadrata, a Rimini (ore 17.30), insieme all’arte di Pontormo e Bronzino. A declinare queste affascinanti tematiche nel nuovo appuntamento della serie “I Maestri e il Tempo. Memoria dell’antico, memoria dell’eterno”, la rassegna di arte e cultura promossa da Fondazione Carim e curata dello storico dell’arte Alessandro Giovanardi, sarà Carlo Falciani, storico dell’arte, docente presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze.

“La relazione – afferma il professor Falciani, offrendo un’anticipazione del convegno dal titolo «Pontormo e Bronzino tra pittura e scultura e un omaggio a Giorgio Vasari “riminese”» – si svolgerà su due differenti registri intorno a due opere recuperate: Giorgio Vasari fu a Rimini per la redazione della prima edizione delle Vite, poi pubblicata nel 1550, in quell’occasione dipinse una pala d’altare per il monastero olivetano di Santa Maria in Scolca che era inserita in una cappella decorata da laterali e da affreschi. Il ritrovamento dei due laterali perduti da metà Settecento permetterà alcune riflessioni sull’artista e sulla sua visione delle arti fiorentine. Partendo appunto dalle Vite vasariane e dalla disputa di Benedetto Varchi sul Paragone fra le arti, si svolgeranno poi alcuni ragionamenti sul rapporto e sulla maggioranza della pittura sulla scultura in Pontormo e Bronzino, intorno anche a quanto presentato nelle due mostre recenti di Palazzo Strozzi a loro dedicate. All’interno di questo ragionamento si presenterà un’opera ritrovata del Bronzino”.

Le opere perdute del Vasari su cui punterà l’attenzione Falciani, attorniavano la grande pala “Adorazione dei Magi” (vedi foto), il cui restauro si deve alla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Finissimo critico e storico dell’arte, Falciani ha recentemente riscoperto e studiato le parti mancanti a questa grande tavola di San Fortunato.
Durante l’incontro di venerdì, resterà esposta al pubblico nel Salone di Palazzo Buonadrata la tavola del Compianto sul Cristo (1513-14 ca.) di Benedetto Coda, appena acquisita dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, che in seguito troverà collocazione nel Museo della Città di Rimini.