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I luoghi dell’Anno Santo

Giubileo. Domenica 29 gran folla di fedeli per la solenne inaugurazione. Un’ancora di pescatori in Cattedrale a Rimini segno del radicamento in Gesù

Ci siamo guardati tutti stupiti per la folla che si stava accalcando intorno alla chiesa dei Paolotti domenica 29 dicembre. L’occasione, oltre che di una bella passeggiata con un tempo davvero clemente, l’apertura dell’Anno Santo della Chiesa di Rimini in contemporanea con tutte le Diocesi del mondo. Non si era mai vista tanta gente ad una processione religiosa dagli anni ’60. Lì, alle 17, con tanti fedeli costretti fuori, accalcati intorno al Tempietto di Sant’Antonio appena restaurato, è iniziata la liturgia.

Alla breve preghiera e alla lettura di alcuni passi della bolla d’indizione del Giubileo Spes non confundit, è seguito il suono dello Jobel, il corno ‘liturgico’ di montone arrivato appositamente da Gerusalemme, utilizzato nella tradizione ebraica per annunciare l’inizio di alcune feste sacre, e alla base della parola ‘Giubileo’.

Sarà un anno di grazia per tutti, credenti e non credenti, ha detto il vescovo Nicolò nel breve pensiero di introduzione – perché Dio Padre dispensa grazie e risponde a chi prega e a chi non prega”.

In processione, in un corso stracolmo di gente, ci si è poi recati alla Basilica Cattedrale dove all’interno è stata posizionata un’ancora proveniente da un peschereccio riminese (l’ancora di speranza è utilizzata nel logo del Giubileo 2025). Il Coro diretto dal maestro Filippo Maria Caramazza ha accompagnato il cammino e la liturgia che ne è seguita. All’arrivo i fedeli si sono ritrovati un Duomo già pieno e molti sono costretti a rimanere fuori.

Prima della Messa, il vescovo Nicolò ha consegnato ai rappresentanti dei 18 luoghi giubilari la lampada ad olio che arderà durante tutto della Misericordia, Rimini – S. Chiara; S. Maria delle Grazie, Covignano – Rimini; Madonna della Visitazione a Casale – San Vito; S.Maria delle Grazie, Fiumicino – Savignano; Madonna di Bonora, Montefiore Conca S. Maria delle Grazie, Trebbio di Montegridolfo – Madonna di Saiano – Poggio Torriana); alcune chiese legate ad anniversari particolari (Chiesa delle Sorelle dell’Immacolata a Miramare; Chiesa della Resurrezione alla Grotta Rossa; Chiesa S. Maria Ausiliatrice a Rimini – Salesiani; Chiesa di S. Biagio a Saludecio – Santo Amato Ronconi); i due monasteri di clausura presenti in Diocesi (Monastero S. Maria della Vita, Sogliano – Carmelitane; Monastero Natività di Maria, Rimini – Clarisse); e alcuni luoghi di condivisione e opere caritatevoli (Cappella dell’Ospedale di Rimini; Carcere di Rimini; Caritas diocesana a Rimini e Comunità PGXXIII a S. Aquilina).

“ Il Giubileo affonda le sue radici nella tradizione ebraica. – aveva spiegato il Vescovo, nella conferenza stampa di presentazione – Il Signore ha voluto un giorno dedicato al riposo dopo la creazione, il popolo ha compreso che non bastava un giorno ma era necessario un anno intero. Dopo sette settimane di anni, il cinquantesimo anno era dunque dedicato al riposo, al ri-costituire relazioni sane con Dio e con il prossimo. Bonifacio VIII ha rilanciato il Giubileo della Chiesa Cattolica che da diversi secoli si celebra ogni 25 anni. Come ha ricordato Papa Francesco, il Giubileo è un anno di Grazia, nuovo spazio di giustizia e fraternità, in cui tutti gli uomini abbiano le stesse possibilità di vivere la pace, la gioia e la fraternità che Lui stesso ha pensato”.

La Diocesi di Rimini propone ora alcune tracce per vivere il Giubileo 2025. Tra queste: il pellegrinaggio alla Basilica Cattedrale di Rimini di tutte e quindici le Zone Pastorali in cui è divisa la Diocesi stessa; una grande celebrazione della Riconciliazione nelle stesse Zone; alcune opere-segno, tra cui l’offerta in denaro al termine del pellegrinaggio per il restauro della canonica e delle zone attigue del Santuario di Montefiore Conca che accoglierà una esperienza di C.E.C. (Comunità Educante con i Carcerati), per persone che vivono una alternativa al carcere.

Il Vescovo poi insiste molto nell’affrontare in maniera sistematica anche la questione della casa; ogni Zona Pastorale dovrà cercare una casa per accogliere persone fragili o in difficoltà e accompagnare queste persone con l’amore comunitario necessario per integrarsi”.

Nelle messe domenicali dell’anno Giubilare, durante l’offertorio è proposto di portare all’altare alimenti per le persone bisognose.

Ogni chiesa, poi, dedicherà un appuntamento settimanale all’Adorazione Eucaristica, mentre alla chiesa dei Paolotti dal 7 gennaio l’Adorazione Eucaristica sarà possibile tutte le mattine.

Dal 19 gennaio sarà garantita l’apertura durante tutto il giorno, anche in pausa pranzo, del Duomo di Rimini. Ciò sarà reso possibile da decine di volontari, riconoscibili dalla apposita casacca verde, i quali non saranno dei semplici ‘uscieri’ ma, nell’accoglienza, i primi testimoni del Giubileo.