Home Sport I Granchi da assemblare provano a pizzicare

I Granchi da assemblare provano a pizzicare

Quando si mandano cinque biancorossi in doppia cifra (Silvestrini e Hassan 16, Bortolin 14, Gasparin 13 e Brighi 12) , quando si tira da 2 meglio dell’avversario (53 contro 43%), quando le palle perse sono appena due più dell’avversario, di solito si vince. Di solito ma non questa volta, perché i Crabs all’esordio in campionato incassano una sconfitta in terra lombarda. Un ignobile19% nelle bombe (contro il 53% di Varese), un apporto pressoché inesistente della panchina (appena 2 punti di Marengo), determinano il ko, anche se il risultato finale non fotografa l’andamento della gara. Rimini infatti termina a 10 lunghezze da Varese, risultato impensabile nell’arco dell’incontro visto il sostanziale equilibrio. Tanto per fare un esempio: i biancorossi erano in perfetta partita a meno di 6 minuti dal fischio finale e sotto di 4 a 90’ dal termine. Una sconfitta più che onorevole, dunque, e per tante ragioni. La prima: come l’anno scorso, il coach (Paolo Rossi, nella foto) ha avuto pochissimo tempo per assemblare una squadra che comunque ha fatto vedere di essere sulla buona strada. Il punteggio finale (Varese – Crabs 83- 73) non è umiliante, e si è dovuto fare a meno dell’uomo più rappresentativo (Tassinari) perché influenzato. L’appuntamento con la prima vittoria è per domenica 13 ottobre, quando al Flaminio si affaccerà il Lugo, anch’egli sconfitto all’esordio (e in casa dall’Urania Milano). Un bel derby per “pizzicare” il campionato.
Ma come si presenta Rimini in questa Dnb? L’incertezza in casa Crabs ha regnato sovrana. Il reparto play è più che affidabile con Silvestrini, Gasparin e Joel Myers (sì, il figlio di re Carlton). Gasparin, però, sta con le orecchie aperte su eventuali sirene dalle categorie superiori. Stesso discorso riguarda Bortolin: anzi, il pivot italo argentino è un “granchio” a termine. Giocherà 3/4 gare in canotta biancorossa per accasarsi altrove, in attesa che Rimini contrattualizzi un secondo centro che affianchi Marengo. Federico Tassinari è impegnato nel triplo ruolo di ala, capitano e fisioterapista (“prima di scendere sul parquet dovrò bendare gli acciaccati, me compreso” scherza Tasso). Con lui all’ala Aglio, un reduce della scorsa Dnb. Affollato il reparto guardie: Hassan, Gabellieri, Brighi, e due argentini già del vivaio Chiera (classe 94) e Ballerini (95). Potrebbe tornare l’ala forte Bosio, nel frattempo però in C regionale in Friuli. “Visto il budget a disposizione, abbiamo fatto abbastanza bene. – fa il pragmatico il presidente Luciano Capicchioni – Il nostro è il miglior pubblico della categoria, aspettiamo le forze economiche della città”<+testo_band>. <+cors>“Possiamo giocarcela con tutti, – rilancia coach Rossi – siamo un mix di esperienza e giovinezza”. (p.l./p.g.)