Home Cultura Halloween: che male c’è in una zucca vuota?

Halloween: che male c’è in una zucca vuota?

Ccome ogni moda che giunge dagli USA, possiede una capacità di condizionamento sociale che oltrepassa le capacità d’analisi razionale. E sta finendo per cancellare una festa familiare e religiosa come la Festa dei Defunti, per non dire di come passa sottotraccia quella dei Santi… Tutto questo grazie al consumismo imperante e con il beneplacito della scuola. In tanti istituti dove in nome di un pluralismo miope è stata cancellata la presenza dei segni e delle feste cristiane, Halloween viene semplicemente imposto dall’alto, e per giunta difeso come “innocuo momento ludico ed educativo”. Ma sappiamo bene che il gioco è cosa serissima, così come l’educazione.
Papa Gregorio IV nell’834 volle spostare la festa di Ognissanti dal 13 maggio al primo novembre proprio per sfatare questo mondo di magia e superstizione. In seguito, nel X secolo, si decise di introdurre la festa di tutti i defunti il 2 novembre per anteporsi alla festa delle streghe.
E il travestimento commerciale non deve far dimenticare chedolcetto o scherzetto? rimanda a Maledizione o sacrificio? e che la zucca intagliata rappresenta l’irlandese Jack O’Lantern, che secondo la leggenda ha fatto un patto col diavolo e non trova pace né all’Inferno né in Paradiso.
Dott.ssa, Elena Melis, presidente del Gris diocesano, parliamo di Halloween: che male c’è?
“Si potrebbe pensare che in fondo è solo una carnevalata, una festa in cui ci si può mascherare da mago come Harry Potter o da vampiro, come l’idolo di tante fans di Twilight. In tanti ritengono che sia solo un gioco, una festa innocente durante la quale si può magari organizzare una gita scolastica a un parco dei divertimenti che, per l’occasione, mette in scena speciali giornate «da brivido». «E poi ormai lo festeggiano tutti! Come faccio a dire di no a mio figlio? Per un’innocua festicciola che fa tanto divertire bambini e ragazzi?»”.
Molti non sanno che cosa in realtà sia Halloween e non sono pienamente consapevoli della cultura che promuove.
“Se infatti siamo convinti che in molti si siano resi conto dell’imponente operazione di mercato che ha ricreato, snaturandola, l’irlandese festa di Halloween per imporla al consumo di massa, forse altri ancora oggi non sanno dei suoi reali legami con il mondo dell’occultismo. E degli strumenti usati per allontanare le persone da quei valori cristiani che hanno creato la nostra identità e cultura europea”.
E intanto la sostituzione sembra cosa fatta.
“Così si vorrebbe sostituire una delle feste più care della tradizione cristiana, dedicata alla meditazione del senso della vita e della morte alla luce della prospettiva della vita eterna, con la festa dell’horror e della magia contribuendo in questo modo all’indebolimento della nostra identità e cultura e rendendoci più malleabili e influenzabili in vista di altri progetti”.

Tommaso Cevoli