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Granchi, bisogna pizzicare Verona

Secondo semaforo rosso consecutivo per l’Immobiliare Spiga che torna da Barcellona con un 84-77 che lascia l’amaro in bocca. Ma del resto quando tiri con il 17% dalla lunga distanza e quando i tuoi due play chiudono la gara con una valutazione negativa (Tomassini -5, Piazza addirittura -9) il risultato può essere solo uno: la sconfitta. Se poi si vanno ad analizzare meglio le pieghe della partita ci si può rendere conto che sì, i siculi hanno avuto un Crispin formato gigante (47 di valutazione!) ma è altrettanto vero che nel momento del bisogno la panchina ha dato una grossa mano, a differenza di quella riminese che ha prodotto zero punti. E pensare che i biancorossi sono stati nettamente superiori sotto le plance, 43 rimbalzi contro i 22 degli avversari. Un dato, questo, che quasi sempre decide l’esito degli incontri. Peccato che questa volta non sia stato così. Nella giornata in cui Filloy riscatta la pessima prestazione della domenica precedente e Roderick, pur con qualche oramai consueta ingenuità, si conferma un giocatore sempre temibile per chi lo deve contrastare (i sette falli subiti lo testimoniano), l’Immobiliare ha avuto qualcosa da Lollis, Vukcevic e Gurini mentre tutti gli altri potevano anche restare a casa visto il loro contributo inesistente.
Naturalmente la classifica risente di questo doppio stop, superata da Scafati e Barcellona, l’Immobiliare scivola in sesta posizione e quindi ha bisogno di tornare alla vittoria il più presto possibile. Peccato che domenica prossima (palla a due alle 18.15) Rimini ospiti una Verona che non è più quella squadra materasso del girone di andata. Ora i veneti, pur essendo ancora impegnati ad uscire dalle sabbie mobili delle ultime posizioni, hanno compiuto un bel passo in avanti battendo una derelitta Ferrara ed approfittando della sconfitta interna di un’altra delusa, la Trenkenwalder di Reggio Emilia. Lontano da casa, i veneti hanno vinto tre gare su dieci, segnando in media 76.3 punti a partita. Tra i giocatori, da tenere d’occhio particolarmente, sarà Andrea Renzi, miglior marcatore con i suoi 281 punti, attenzione anche a Keith Waleskowski che ha mandato a referto 266 mattoncini.

Pier Luigi Celli

Nella foto, Demian Filloy ha riscattato l’opaca prestazione di Jesi (foto Gallini)