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GLI AUGURI DEL VESCOVO LA SPERANZA RINASCE

Lettera pastorale niccolò Anselmi

Questa Pasqua 2025 ha un sapore tutto particolare. È una Pasqua speciale, intensa, luminosa. Lo è per tanti motivi, ma vorrei partire da quello più profondo: è la Pasqua del Giubileo, il cuore dell’Anno Santo che stiamo vivendo. Un tempo di grazia in cui riscopriamo la forza dell’amore di Dio, capace non solo di perdonare, ma di ri-creare, di dare un nuovo inizio a chi si affida a Lui con cuore sincero.

Viviamo questa Pasqua in un momento complesso della storia dell’umanità. Le ferite della guerra, anche vicine a noi, ci fanno male. Le immagini dei conflitti, i racconti delle vittime, la paura e l’incertezza segnano profondamente il nostro tempo. Ma proprio qui, in questa oscurità, la luce del Risorto ci raggiunge, e ci dice che la vita ha la meglio sulla morte, che l’ultima parola non spetta al male, ma all’Amore.

Anche il nostro Paese sta attraversando un momento difficile: tensioni sociali, povertà crescenti, famiglie in affanno. Eppure, non mancano i segni di una speranza che rinasce. Questa Pasqua, poi, è

ancora più speciale perché quest’anno coincide anche con quella dei nostri fratelli cristiani ortodossi. Celebriamo insieme la Risurrezione: un segno di unità che parla al cuore.

In questi mesi ho potuto toccare con mano qualcosa di nuovo che si muove nella nostra Chiesa di Rimini e nella nostra umanità. Un desiderio di rinnovamento, una ricerca di senso, una voglia profonda di Dio. Ringrazio con tutto il cuore gli artefici di questa speranza: i preti, i diaconi, i religiosi, le religiose, i laici, le associazioni e i movimenti che, con entusiasmo e dedizione, stanno animando la nostra Diocesi.

Penso ai pellegrinaggi giubilari, alla bellezza delle celebrazioni in Cattedrale, agli incontri con i bambini e i ragazzi, alle benedizioni delle famiglie, alle visite nelle case, al Campo Lavoro Missionario… Quante occasioni in cui ho percepito una fede viva, semplice, popolare. Una fede che si fa vicinanza, che si fa solidarietà, che si fa fraternità.

Siamo in un tempo segnato da tanta solitudine e da una profonda sofferenza spirituale. Ma sento che c’è anche una reazione: un desiderio di relazione vera, di spiritualità, di comunità. E allora Pasqua arriva come una

risposta: è il giorno della luce, della rinascita, della speranza. È il giorno in cui Cristo risorge e ci mostra che Dio è vivo. Non saranno i chiodi o i colpi di lancia ad ucciderlo: è vivo davvero. E continua ad amarci, a sostenerci, a camminare con noi.

La Pasqua ci ricorda che Dio non si è stancato dell’uomo. Che ci guarda con tenerezza, che ci chiama ogni giorno alla vita nuova. E ci chiede di farci strumenti del suo amore, soprattutto verso chi è più fragile, chi è solo, chi ha meno.

Questa è la gioia della Pasqua: sapere che Dio è vivo. E che ci ama. Tutti. Nessuno escluso.

A ciascuno di voi, a tutte le famiglie, agli ammalati, ai giovani, agli anziani, ai bambini, a chi crede e a chi è in ricerca, giunga il mio augurio più sincero: che possiate sentire la presenza del Signore risorto accanto a voi. E il suo amore, forte, fedele, infinito.

Buona santa Pasqua a tutti!

Nicolò Anselmi
vescovo di Rimini