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Fellini, segnali di decollo?

Rimini; 15/05/2025: APT SERVIZI UFFICIO STAMPA, arrivo volo British Airways da Londra. �Riccardo Gallini /GRPhoto

AIRiminum applaude ai 61.872 passeggeri del primo quadrimestre: + 20% rispetto al 2024. Pochi collegamenti con la città e pochi negozi, ma cresce l’ottimismo

Rimini affronta l’estate come un gabbiano che punta le correnti calde per alzarsi in volo. Con qualche piuma ancora arruffata leggi: l’aeroporto è scollegato dalla città, e all’interno i negozi sono pressoché assenti – ma anche con ali robuste, sorrette da numeri incoraggianti e nuove rotte che profumano di rilancio.

Dal piccolo scalo intitolato a Federico Fellini sono transitati, da gennaio ad aprile, 61.872 passeggeri, il 20% in più rispetto allo stesso periodo del 2024 e addirittura il 31% in più rispetto al 2019, anno pre-pandemico spesso usato come pietra di paragone. Un dato che incoraggia AIRiminum 2014, la società che gestisce lo scalo riminese, a fissare un obiettivo ambizioso: 450.000 passeggeri entro fine anno, con una crescita di oltre il 40% sul 2024.

È solo propaganda o un traguardo realistico? Per ora, la pista sembra sgombra e i motori sono accesi. Da sottolineare il ruolo da traino per la crescita del traffico passeggeri del mese di aprile: “ Un mese – spiega Leonardo Corbucci, amministratore delegato di AIRiminum 2014 – che ha avviato la stagione summer con voli caratterizzati da un buon tasso di riempimento, anche grazie alle vacanze pasquali e ai tanti ponti di festa. È stato importante per noi perché abbiamo salutato l’arrivo di EasyJet, con cui immaginiamo nei prossimi anni di sviluppare un importante piano di sviluppo, anche in considerazione della loro scelta strategica di concentrarsi in questa area d’Italia su Rimini a partire dal 2025, chiudendo le loro basi su Ancona e Bologna”.

Le novità che fanno sperare

Tre nuove rotte hanno fatto il loro esordio nel 2025. La più risonante è quella firmata EasyJet, che lo scorso 16 aprile ha iniziato a volare da Rimini verso Londra Gatwick e Basilea. Un atterraggio “strategico” che, secondo Corbucci, potrebbe trasformarsi in un punto fermo per la compagnia britannica low-cost, decisa a puntare su Rimini dopo aver chiuso le proprie basi su Ancona e Bologna.

E se EasyJet rappresenta una promessa, British Airways è già realtà. Dal 15 maggio ha attivato tre voli settimanali da Londra Heathrow, uno degli hub aeroportuali più importanti al mondo. “ Un collegamento che spalanca

a Rimini le porte del mondo”, osserva Corbucci. Heathrow, infatti, è uno snodo cruciale per raggiungere le Americhe, l’Asia e l’Australia.

Completa il trittico delle new entry Vueling, che dal prossimo 2 luglio collegherà il Fellini a Barcellona, rafforzando l’asse turistico e culturale tra la Riviera romagnola e la Catalogna.

Le certezze che danno spinta

Le nuove rotte si aggiungono a collegamenti già collaudati e apprezzati. Tirana, operata da WizzAir, si conferma nel primo quadrimestre la destinazione più gettonata, con 18.515 passeggeri nel primo quadrimestre (di cui ben 18.261 paganti). Al secondo posto c’è Cagliari con 12.981 passeggeri, mentre il podio si chiude con Budapest (7.533) che precede di poco Palermo (7.229). Seguono Kaunas (4.924), Cracovia e Bruxelles, con numeri più contenuti.

Il “Fellini” però fiorisce a maggio: traffico aumentato del 38% rispetto al 2024 con Budapest in testa alle preferenze, seguita da Cagliari e Palermo, tutte rotte operate da Ryanair, colosso del trasporto aereo low-cost, crede nello scalo riminese: oltre al collegamento annuale con Cagliari, ha investito su Budapest, portando il numero di voli settimanali a 6 nei mesi primaverili e autunnali, e a 4 nel pieno dell’estate.

Tutto bene, dunque? Non proprio. Rimini vola alto, ma fatica ancora a camminare sul suolo.

A denunciarlo, con toni accorati, è stato nei mesi scorsi anche il sindaco Jamil Sadegholvaad, che ha definito “assurdo” che l’aeroporto di una città turistica di caratura europea non sia servito da collegamenti diretti con il centro urbano. E per fortuna si è cercato di porre rimedio attivando sinergie di collegamenti.

A ciò si aggiunge l’assenza quasi totale di negozi e pochi servizi all’interno dello scalo. Un aeroporto che punta al rilancio dovrebbe essere una porta accogliente sulla città, e invece chi ci passa spesso parla di “vuoto” e “desolazione”. Ci sono più bar in una stazione di provincia che qui dentro”, commentava un turista tedesco durante il ponte del 25 aprile.

Rimini, la città che attira

Eppure, nonostante le criticità, Rimini resta una meta magnetica. Lo ha sottolineato anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, intervenuto all’inaugurazione di RiminiWellness: “ Vogliamo portare il traffico aeroportuale regionale

da dieci a venti milioni di passeggeri annui. Rimini ha un potenziale unico in Europa: è una delle capitali turistiche del continente, e il ‘Fellini’ deve crescere”.

Il governatore dell’Emilia-Romagna ha pure dichiarato che: “ Con uno studio apposito vogliamo capire quale è il limite di Bologna con dati oggettivi”. Per guardare alla città dal potenziale unico o ai cugini forlivesi?

Per la presidente degli albergatori riminesi è necessaria “ una differenziazione, a partire dalla vocazione dei territori. Rimini è turistica, Forlì?

– si domanda Patrizia Rinaldis – Resta il fatto che in 200 km insistono 4 scali: 3 in Emilia-Romagna (Bologna, Forlì e Rimini) e uno a Falconara”.

I numeri, comunque, indicano che nel 2024 sono transitati dal Fellini 318.000 passeggeri, con un incremento del 14,2% rispetto al 2023.

Un risultato frutto anche della sinergia tra AIRiminum, Regione e Comune, per aumentare la competitività dello scalo.

Per contro, nel 2024, l’aeroporto di Forlì ha registrato un totale di 133.110 passeggeri, in lieve flessione rispetto all’anno precedente. I dati mostrano un calo dell’1,4% rispetto al 2023.

Il cielo sopra l’aeroporto di Rimini è ancora a tratti nuvoloso, ma ci sono spiragli di azzurro.

In fondo, anche Federico Fellini, a cui lo scalo è intitolato, sognava il volo come metafora di libertà e fantasia. Oggi, Rimini ha l’occasione di trasformare il sogno in decollo. A patto di non dimenticare che ogni volo ha bisogno anche di un buon carrello di atterraggio.