RIMINESI ALL’ESTERO (58). L’avventura del giovane Luca Lazzarini negli Emirati Arabi
C’è chi sogna spiagge esotiche, chi fugge dal proprio passato e chi invece rincorre le opportunità. E poi c’è chi parte da Rimini, con la brezza dell’Adriatico nel cuore, e atterra tra i riflessi futuristici di una città che sembra uscita da un film di fantascienza: Dubai. Un luogo dove tutto è possibile, dove l’innovazione convive con l’opulenza e dove ogni angolo parla una lingua diversa.
Ma cosa spinge davvero un ragazzo nato e cresciuto in una città di mare, famosa per la sua dolce vita e il ritmo rilassato, a trasferirsi in una metropoli cosmopolita, frenetica e spesso contraddittoria?
Curiosi di scoprirlo, abbiamo parlato con Luca Lazzarini (nella foto), classe 1990, che da un anno vive e lavora negli Emirati, portando con sé una valigia piena di entusiasmo, coraggio e voglia di mettersi in gioco.
Dopo aver frequentato il liceo scientifico “A. Einstein” di Rimini, si è trasferito a Bologna per studiare Biotecnologie all’università.
Tuttavia, mentre seguiva le lezioni di chimica e biologia, un’altra passione cominciava a prendere il sopravvento nel suo cuore: quella per il mondo dei barman. “ Già durante gli studi, mi sono avvicinato al settore, frequentando corsi di formazione nel tempo libero e iniziando i primi lavori part-time”, ci racconta. Dopo la laurea, dunque, decide di fermarsi a Bologna, dove ha continuato a lavorare e a fare esperienza nel settore che tanto lo affascinava.
Cosa ti ha spinto a trasferirti a Dubai? È stata una decisione improvvisa o qualcosa che avevi sempre sognato?
“La decisione non è stata improvvisa, ma piuttosto una combinazione di opportunità. Stavo facendo colloqui in tutto il mondo, grazie alla tecnologia che permette di entrare in contatto con aziende globali. La voglia di viaggiare e scoprire posti nuovi, al di fuori dell’Europa, ha sicuramente influenzato la mia scelta. Dubai è stata una delle prime offerte che mi sono arrivate, e ho deciso di approfittarne. Non avevo mai sognato specificatamente Dubai, ma quando è arrivata l’opportunità non ho esitato. Ora sono qui da circa un anno”.
Di cosa ti occupi nello specifico?
“Attualmente lavoro nel settore dell’hospitality (ricettivo), un ambito che oramai mi è molto familiare, grazie alle mie esperienze precedenti. Qui continuo a sviluppare la mia carriera in un contesto internazionale, dove ogni giorno è un’occasione di crescita”.
Come descriveresti la tua esperienza di adattamento a una nuova cultura e ambiente? È stato difficile?
“L’adattamento è un processo molto soggettivo. Ognuno reagisce diversamente ai cambiamenti e io non mi sono mai sentito particolarmente spaventato. Anzi, ho sempre avuto una ‘valigia pronta’ con l’indispensabile, nel caso avessi avuto la possibilità di partire.
Certo, ci sono momenti in cui ho dovuto abituarmi a usanze diverse, ma la consapevolezza di avere una casa in cui tornare e il supporto di famiglia e amici, mi ha dato molta serenità.
Non posso dire che sia stato tutto facile, ma sono sempre stato pronto a mettermi alla prova”.
Quali differenze hai notato tra la vita a Rimini e quella a Dubai?
“Le differenze sono enormi! A partire dal contesto sociale e culturale. Ciò che mi ha colpito maggiormente appena arrivato è l’organizzazione. A Dubai l’efficienza dei servizi, dalla pulizia alla gestione dei mezzi pubblici, dalla logistica all’ordine pubblico, è incredibile. Tutto sembra funzionare alla perfezione, un aspetto che ho trovato molto diverso da ciò che conoscevo a Rimini. Inoltre Dubai è un crocevia di culture e tradizioni diverse: puoi camminare per le strade e sentire diverse lingue, vedere persone provenienti da ogni angolo del mondo. È una città che ti offre la possibilità di scoprire continuamente qualcosa di nuovo e la bellezza di vedere tutte queste culture che coesistono e lavorano insieme mi ha piacevolmente sorpreso”.
Quella di Luca è una storia di passaggi, scelte inaspettate, di passione e determinazione. Una storia che racconta quanto lontano si possa andare, anche partendo da una piccola città italiana.
Con il suo spirito aperto e avventuriero è riuscito a trasformare un’opportunità in una nuova vita, tra le luci e i grattacieli di Dubai.