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Il divertimento sano che fa ballare il turismo

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Non ci sono solo deejay e sardoncini, fuochi e tinte rosa ad accendere la Riviera. Non ci sono solo i locali e le piazze della “movida”, le sagre mangerecce, le “notti brave” imbevute di alcol, finite spesso nelle prime pagine della cronaca locale, a dettare il ritmo di una stagione. Tra i tanti eventi che si susseguono inarrestabili in questo primo scorcio di estate 2016 ve ne sono alcuni, in particolare, che oltre a far sorridere gli operatori del turismo (e tutto l’indotto) portano sotto i riflettori un’immagine di Riviera sana, a portata di tutti, oltre che in forma. È la Riviera che piroetta insieme ai ballerini (paralimpici compresi) che hanno invaso, al passo di Latino-americano, Rock’n’Roll e Boogie Woogie, un palcoscenico unico e immenso come il quartiere fieristico riminese. Che sfoggia salti e acrobazie nelle arene del Festival del Sole, sul lungomare di Riccione. Un matrimonio, quello tra lo sport-spettacolo ed il turismo, che si è rivelato vincente nelle ultime settimane.
In nove edizioni, Sportdance si è imposto come il più grande festival di danza sportiva sulla scena non solo nazionale, ma mondiale. L’evento, ad ingresso libero, organizzato dal 3 al 10 luglio a Rimini Fiera dalla FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva) è stato capace quest’anno di occupare con i suoi 35mila ballerini ben otto padiglioni, incassando oltre 230mila presenze. E non è tutto, perché il 10% dei danzatori arriva dall’estero (42 le nazioni rappresentate a detta degli organizzatori). “35 mila atleti sono un numero impressionante – ha sottolineato all’evento riminese lo svizzero Lukas Hinder, presidente WDSF (World Dance Sport Federation) -. Non mi stupisce che la danza sportiva sia diventata uno dei motori dell’industria turistica di Rimini”. A dimostrare il successo della formula, allungata da 7 a 8 giorni, oltre ai numeri dei ballerini e delle esibizioni (+10% di iscrizioni quest’anno) anche la crescita dell’area espositiva, dedicata alle attività del settore. Gongola Marco Borroni, responsabile per Rimini Fiera di Sportdance: “L’aver portato qui 9 gare internazionali, fra cui, per la prima volta in Italia, i Campionati Europei Latin e i Mondiali Senior 3 Latin, ha creato un movimento dall’estero molto importante, che si ripercuote anche in città e negli alberghi. Non esiste infatti un’altra location nel mondo che possa ospitare un evento come questo” aggiunge, sottolineando la capienza e capacità organizzativa del sistema fieristico riminese.  La conferma arriva da Ivan Gambaccini, presidente di Rimini Reservation che con la Fiera collabora da sempre nella realizzazione di pacchetti ad hoc rivolti ai turisti. “Eventi sportivi come questo, permettono di avere un interlocutore mosso da una forte passione, un’aspettativa, quindi interessato a spendere di più rispetto ad un turista che sceglie la Riviera solo per la spiaggia. I nostri operatori hanno riscontrato un risultato commerciale molto migliore a quello dell’anno precedente”.
Dalla danza in tutte le sue sfumature alla ginnastica per tutti che sempre la scorsa settimana ha conquistato un altro sipario della Riviera, Riccione, grazie al Festival del Sole. Nato nel 1989 con meno di 2000 iscritti, nel corso degli anni si è reso protagonista di una incredibile e rapida ascesa, che lo ha portato ad essere oggi, a tutti gli effetti, la più grande rassegna internazionale di ginnastica generale del bacino del Mediterraneo. La XIII edizione (3-9 luglio) ha visto la partecipazione di ben 5.331 atleti appartenenti a 190 squadre da 22 nazioni. Non solo tutta Europa ma anche Brasile, Israele, Corea del Sud e soprattutto Giappone, grazie alla presenza dei “Samurai Volanti”, ginnasti della prestigiosa università Kokushikan di Tokyo, famosi e richiesti in tutto il mondo. Nelle cinque arene del lungomare gli spettatori hanno potuto assistere per tutta la settimana alle performance, in modo totalmente gratuito. Una gratuità che riflette la filosofia del Festival del Sole, e che ne ha garantito il successo: nessun giudice, nessuna competizione, nessuna classifica, nessun punteggio. Contano solo la passione per lo sport e la voglia di divertirsi e di esibirsi, come dimostrano gli spettacoli di gruppi di atleti disabili o non più nel fiore degli anni. Una filosofia in controtendenza con l’abituale offerta di intrattenimento a cui ci ha abituato il “divertimentificio” della Riviera romagnola: un’idea di divertimento che si scrive “giovane” ma si legge “sballo, eccesso, degrado”.
“È importante dare continuità a manifestazioni di tale portata – afferma Claudio Montanari, assessore al Turismo di Riccione -. Sport, valori morali e la vasta offerta di servizi e attività proposte da Riccione si mixano in un contenitore internazionale capace di garantire ai propri ospiti un’esperienza indimenticabile”.
Carlo Conti, assessore allo Sport, aggiunge: “Il Festival del Sole è l’esempio di come lo sport anche non agonistico possa essere spettacolare e di alto livello”.

Alessandra Leardini / Simone Santini