Home Attualita “Diciamo sì… nella speranza che diciamo sì tutti”. Apg23, Fadda nuovo presidente

“Diciamo sì… nella speranza che diciamo sì tutti”. Apg23, Fadda nuovo presidente

“Diciamo di sì… nella speranza che diciamo di sì tutti”. Sono le prime parole di Matteo Fadda, nuovo responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII. Anzi le seconde, perché le prime piene di commozione, sono di ringraziamento per la moglie Carla e i figli. Cinquant’anni, torinese, Fadda è il terzo responsabile dopo il fondatore don Oreste Benzi e Giovanni Paolo Ramonda che l’ha guidata per 15 anni dalla morte di don Benzi fino ad oggi. E’ stato eletto dall’assemblea generale a Rimini domenica 28 maggio 2023 al secondo turno con una maggioranza del 70%, su un totale di 203 votanti. L’assemblea generale giuridica è composta dal responsabile generale uscente, dai responsabili di zona e dai delegati che rappresentano la Comunità nelle varie parti del mondo.

Matteo e Carla hanno incontrato la Comunità di don Oreste quando avevano già avuto i primi tre dei loro quattro figli naturali, spinti dal desiderio di aprirsi sempre di più alla vita. Il racconto è affidato all’intervista rilasciata a Nicoletta Pasqualini di Semprenews. “È tutto merito di mia moglie. Carla faceva la segretaria di direzione in una azienda che si occupava di turismo, e si è licenziata quando il secondo figlio era ancora piccolo, perché progettavamo di ampliare la famiglia, anche se non avevamo ancora chiaro come».

La famiglia s’imbatte prima in un corso gestito dal comune di Torino che intorno agli anni 2000 faceva campagne di informazione sull’affidamento famigliare. Ma non ci ha coinvolto molto, perché lo abbiamo sentito asettico”. Poi la svolta “quando abbiamo partecipato ad un corso della Papa Giovanni e da lì si è creato un legame particolare con famiglie che avevano già degli affidi in corso. Gli incontri di auto mutuo aiuto, l’incontro con Ivana Conterno che guidava la Papa Giovanni del territorio torinese sono stati importanti. Un paio di volte è venuto a parlare don Oreste a Torino con il quale ci siamo sentiti in sintonia”. Nel 2005 la famiglia ha iniziato il “periodo di verifica vocazionale” all’interno della Comunità e nel 2008 è arrivato il primo affido, “una ragazzina di 16 anni incinta, poi un’adolescente con problemi di anoressia, poi alcune accoglienze di emergenza di ragazze liberate dalla strada. Accoglienze complicate”.

L’Assemblea avrebbe dovuto tenersi presso la Fiera di Cesena ma è stata spostata a Rimini a causa dell’alluvione che ha duramente colpito numerose strutture della Comunità in Romagna. Il nuovo eletto resterà in carica per 5 anni: il cambio alla guida si è reso necessario considerato che un Decreto del Dicastero vaticano per i Laici, approvato due anni fa da Papa Francesco, ha stabilito una durata massima di 2 mandati, 10 anni totali, per i responsabili dei movimenti e delle associazioni internazionali di fedeli laici. Attualmente è responsabile della Papa Giovanni a Torino ed in Liguria, responsabile di Operazione Colomba, il corpo civile nonviolento di pace della Comunità, vice-presidente dell’associazione “Senza Confini” di Asti, presidente di “Condivisone fra i popoli”, l’Ong promossa dalla Papa Giovanni per gestire i progetti nei paesi all’estero.