Home Sport Crabs, state attenti ai tanti… Falegnami

Crabs, state attenti ai tanti… Falegnami

Niente da fare. Le trasferte per i Crabs rimangono un tabù inviolabile. Nove partite, nove sconfitte. 559 punti realizzati, 684 subìti. L’ultimo ko, in ordine di tempo, è arrivato in terra di Toscana dove Bosio (nella foto) e compagni sono tornati da Empoli con una sconfitta piuttosto pesante. Non solo per il punteggio finale 82-55, ma anche per quello che si è visto sul parquet dove i numeri biancorossi sono tutti negativi. Quattro tempi, quattro chiusure a guardare la targa: 21-17, 22-14, 19-10 e 20-14. Male nei rimablzi (45 contro 35), malino al tiro (35%), malissimo dalla lunetta dove i Granchi si presentano solo tredici volte contro le trentadue dei toscani. Ma è in difesa dove i riminesi fanno più acqua non riuscendo mai a bloccare le bocche di fuoco empolesi, pensare che fino a questo momento, proprio in fase difensiva, si erano viste le cose migliori. A livello individuale si salvano solo Hassan e Bosio che vanno in doppia cifra scrivendo sul referto un buon 17. Una sconfitta che non sposta più di tanto la classifica: Rimini rimane al dodicesimo posto con dodici punti all’attivo in compagnia di Ancona, Senigallia e Montegranaro, con Civitanova a otto e Costone Siena a sei. Guardando, invece, nella parte alta, davanti ai biancorossi c’è la Virtus Siena a +2 e poi Riduttori Centro e Livorno a +4. In un campionato dove Ravenna ha messo praticamente in ghiaccio la vittoria finale, diciassette gare, altrettante vittorie, i Crabs si preparano (purtroppo) a un altro viaggio: domenica, infatti, saranno ospiti de La Falegnami Castelfiorentino che può vantare diciotto punti in classifica. In casa, i fiorentini, su otto gare giocate, ne hanno vinte sei e perse solo due: 631 i punti messi a segno, 566 quelli subìti. Tomei e compagni arrivano da due vittorie consecutive, domenica hanno vìolato il parquet della Naturino Civitanova dimostrando di attraversare un buon periodo. Ma i Crabs devono per forza cercare di invertire la rotta.

Alberto Volponi