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Con gli occhi del Cielo. Le Madonne del centro

Miracoli legati a persone salvate o prodigiosi come il movimento degli occhi dipinti. Fatti documentati ai quali si è aggiunta una tradizione che ai fatti stessi ha aggiunto nel corso dei secoli colore e significato. Riguardano le Madonne miracolose, opere più o meno famose, molte delle quali si sono pedute nel tempo, mentre a quelle rimaste la devozione si è mantenuta, anche se è andata dileguandosi la memoria degli eventi straordinari che le hanno rese popolari.
Delle Madonne miracolose di Rimini qualche tempo fa (2009 per la precisione) se ne erano occupati Stefano De Carolis, Learco Guerra e Rosanna Menghi (coadiuvati per l’occasione da Marzia Ceccaglia), da anni attenti a proporre studi e mostre interessanti in occasione della festa Con gli occhi del cielo, edito da Guaraldi.
Nel mese mariano di maggio, quello stesso tema diventa ora un percorso alla scoperta di alcune importanti madonne miracolose custodite nelle chiese cittadine del centro storico. Lo organizza Discover Rimini, al quale dedica un appuntamento domenica 13 maggio, dalle ore 16 alle ore 18. Il percorso è a pagamento: 7 euro il costo con riduzioni per famiglie e bambini.
Per motivi organizzativi è gradita prenotazione al 333/7352877 oppure con mail a cesarini@discoverrimini.it
Dall’intensa scultura della Madonna dell’Acqua in Duomo, opera di un ignoto maestro tedesco del Quattrocento, la visita guidata a cura della storica dell’arte Michela Cesarini, raggiungerà la vicina Chiesa di San Giovannino. Recentemente ristrutturata e di proprietà della confraternita di San Girolamo, la chiesa custodisce una madonna miracolosa settecentesca, rappresentante la Mater Salvatoris. L’opera fu copiata dal pittore riminese Giuseppe Soleri Brancaleoni, divenendo anch’esso nel secolo successivo un dipinto miracoloso. È la famosa immagine (nella foto di Daniele Bacchi) presente sull’altar maggiore del Santuario della Madonna della Misericordia in Santa Chiara, chiesa edificata proprio per custodire l’immagine sacra ed accogliere i numerosi fedeli, dopo che nel maggio del 1850 la Madonna rappresentata aveva compiuto il prodigioso miracolo di muovere gli occhi.

Tommaso Cevoli