Home Cultura Cineteca, perché non intitolarla a Isidoro Lanari?

Cineteca, perché non intitolarla a Isidoro Lanari?

La proposta nasce per valorizzare la figura di un riminese attivissimo nelle proposte per il linguaggio cinematografico

La sala della Cineteca comunale di Rimini, collocata nella biblioteca Gambalunga non ha ancora una intitolazione.

Eppure c’è un nome che, prima che sia travolto dall’oblio del tempo e degli uomini, è stato fra i protagonisti della cultura cinematografica riminese e regionale e sempre attivo sul versante della formazione e dell’educazione al linguaggio cinematografico: è Isidoro Lanari che ci ha lasciato a 87 anni il 16 settembre 2017. Fu fra i fondatori, insieme a Gianfranco Nucci, don Nevio Ancarani e altri giovani universitari cattolici del Cineforum Riminese che esordì nel dicembre del 1955 al cinema sant’Agostino ed è rimasto in attività fino al 1972, arrivando perfino ad avere 800 soci. Lanari rivestì per anni il ruolo di direttore del dibattito che, oltre a presentare la scheda che accompagnava la visione dei film e moderare gli interventi del pubblico, invitava i registi a presentare le loro opere, come Valerio Zurlini (nella foto a destra), Marco Bellocchio o Ermanno Olmi (che a Rimini presentò Il posto nel 1961, divenendo anche amico personale di Lanari).

In quegli anni il Cineforum Riminese allestì anche una biblioteca specializzata che poi è stata donata da Lanari al Comune di Rimini e ha costituito il primo nucleo della dotazione bibliografica dedicata al cinema. Ha fatto parte anche della Commissione cinema, un organismo consultivo che per alcune stagioni ha supportato le attività della Cineteca comunale riminese. Numerose le collaborazioni anche con il Cineforum di Riccione insieme all’amico Geo

Cenci, con l’Enars – Acli di Paolo Scarponi, insieme al quale ha realizzato decine di eventi, iniziative e festival come “Rimini attraverso l’obiettivo” o “Cartoon Club”, senza mai smettere di realizzare incontri nelle scuole sull’educazione all’immagine o di scrivere di cinema e dintorni. Fu anche un solido collaboratore de “ilPonte”.

LARGO AI GIOVANI

A Isidoro Lanari è intitolato anche un premio destinato ai giovani recensori di film, promosso dal Cinit, Cineforum italiano, giunto nel 2024 alla quinta edizione. Lanari rivestì infatti diversi incarichi nella Federazione Italiana Cineforum. Due i premiati ogni anno con l’ospitalità alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Ultimi a vincere un posto in prima fila nella Serenissima sono risultati Agnese Piana di Torino, studentessa all’Università di Rimini, e Asia Cecchetti di Santarcangelo, del Liceo scientifico “Einstein” di Rimini.

L’OCCASIONE MANCATA

Ma Lanari è stato anche l’anticipatore del “Giffoni film festival”, considerato oggi il più importante festival internazionale del cinema per ragazzi. Una prima edizione si tenne nel 1962 al Teatro Novelli di Rimini. Collegato con la città francese di Annecy, la rassegna portò a luglio capolavori misconosciuti, comprese le opere di animazione del canadese Norman Mc Laren. Nel 1966 Lanari, insieme all’Azienda di Soggiorno, diede vita alla rassegna “Cinema Gioventù”.

Proiettati film inediti di animazione realizzati nei Paesi dell’Est con traduzione simultanea.

Nel 1967 rassegna monografica dedicata alla Gran Bretagna. Il 1968 portò a Rimini la cinematografia per ragazzi della Cecoslovacchia. Nel 1969 protagonista fu la Francia con il primo cartone animato su Asterix. Il 1970 avrebbe dovuto portare in Riviera il cinema per ragazzi dell’Unione Sovietica. Ma l’inagibilità del Novelli per lavori, indusse l’Azienda di Soggiorno a sospendere la manifestazione (in attesa di tempi migliori che non tornarono più). Nello stesso anno, in una piccola città in provincia di Salerno, sempre a luglio, nasceva il “Giffoni film festival”, a ricordarci che ogni spazio che si libera viene prontamente riempito da altri.

Sulle colonne de “ilPonte” Lanari, anni dopo così commentò: “ Noi come Gozzano, sospiriamo ancora su ciò che poteva essere e non è stato”.

Giorgio Tonelli