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Cinema Tiberio, la sfida dell’arte sullo schermo

Al Cinema Tiberio di Rimini la grande arte e il cinema di qualità.
Da lunedì 15 a mercoledì 17 maggio (proiezioni lunedì 15 ore 17, martedì 16 ore 21, mercoledì 17 ore 17 ed ore 21, biglietti interi € 10, ridotti € 9, ridotti Tiberio Club € 8) nella storica sala di San Giuliano borgo (per info: tel. 328/2571483, www.cinematiberio.it) è in programma l’ultimo appuntamento della stagione per la rassegna La grande arte al cinema: sullo schermo Borromini-Bernini. Sfida alla perfezione di Giovanni Troilo.
Borromini non ha ancora vent’anni quando arriva a Roma a piedi da Milano, lasciando i genitori e il suo lavoro di umile scalpellino al Duomo per inseguire il sogno di lavorare nel cantiere più prestigioso del suo tempo, la Fabbrica di San Pietro. È il 1619, Roma è il centro dell’arte occidentale, ‘the place to be’ per ogni pittore, scultore, architetto che desideri la gloria. Qui spuntano ogni giorno nuovi cantieri di chiese, fontane, palazzi nobiliari e sedi di giovani e ambiziose congregazioni religiose di tutta Europa: a cominciare dalla nuova Basilica di San Pietro, la Chiesa ha deciso di utilizzare l’arte e l’urbanistica come potente mezzo di fascino e persuasione e come simbolo di grandezza di fronte al mondo, per rilanciare il suo messaggio dopo lo shock provocato dalla Riforma protestante di Martin Lutero. Questa è la storia di Borromini, un uomo che si priva di tutto per inseguire un sogno, che si fa tutt’uno con la sua arte, senza altra ambizione che quella di riuscire a realizzarla lottando per affermarsi. È il racconto della rivoluzione architettonica di un genio solitario che cambia per sempre l’aspetto di Roma, attraverso una sfida personale alle convenzioni e ai pregiudizi, con l’umiltà di apprendere dal passato per inventare il futuro, con il coraggio di portare avanti un’idea pagandone il prezzo fino in fondo. Ma è anche la storia della rivalità artistica più famosa di sempre, quella tra Borromini (1599-1667) e Bernini (1598-1680) e soprattutto la storia della rivalità di Borromini con sé stesso: un genio talmente legato alla sua arte da trasformarla in un demone che lo divora dall’interno, fino a spingerlo a scegliere la morte pur di toccare l’eternità.

Lunedì 15 maggio (ore 21, ingresso gratuito) terzo appuntamento per la rassegna cinematografica proposta da CGIL Rimini: in programma Due giorni, una notte di Luc e Jean-Pierre Dardenne con Marion Cotillard, Fabrizio Rongione e Pili Groyne: Sandra ha un marito, Manu, due figli e un lavoro presso una piccolo azienda che realizza pannelli solari. Sandra ‘aveva’ un lavoro perché i colleghi sono stati messi di fronte a una scelta: se votano per il suo licenziamento (è considerata l’anello debole della catena produttiva perché ha sofferto di depressione, anche se ora la situazione è migliorata) riceveranno un bonus di 1000 euro. In caso contrario non spetterà loro l’emolumento aggiuntivo. Grazie al sostegno di Manu, Sandra chiede una ripetizione della votazione in cui sia tutelata la segretezza. La ottiene ma ha un tempo limitatissimo per convincere chi le ha votato contro a cambiare parere.