Pnrr a Rimini, la situazione nei piccoli Comuni dell’entroterra
Interventi nella digitalizzazione e nella ricostruzione post alluvione
Il 2026 si avvicina. E con esso la scadenza della grande pioggia di finanziamenti europei organizzati nell’ormai noto PNRR. Fondi cruciali per un decisivo cambio di marcia in tanti settori del sistema-Paese, per i quali però si registra un generale ritardo in merito ai progetti ad essi legati. Diverse ed eterogenee le cause, soprattutto nei territori, dove numerosi Comuni in tutta Italia lamentano difficoltà di bilancio, carenza di personale nei numeri e nelle qualifiche necessarie ad approcciarsi ai bandi, scadenze ravvicinate e complessità burocratiche. Tanto che ci sono Amministrazioni che decidono di rinunciare. Problemi che, sulla carta, tendono ad acutizzarsi nei piccoli Comuni, dotati di minori risorse economiche e umane. È così anche nel territorio di Rimini? Qual è la situazione nelle piccole realtà? Rispondono Fabiano Tonielli e Roberto Cialotti, rispettivamente sindaci di Casteldelci e Saludecio, che sottolineano un certo ottimismo.
Fabiano Tonielli – sindaco di Casteldelci
“La nostra è una situazione positiva, nel senso che abbiamo già terminato tutte le fasi più complesse per quanto riguarda i progetti legati al PNRR, compresa la rendicontazione. Progetti che, va detto, si sono ridotti notevolmente: ad oggi noi siamo toccati solo dagli interventi sulla digitalizzazione, a cui vanno ad aggiungersi tutti quelli relativi ai danni causati dall’alluvione, che si sostanziano in misure di mitigazione del rischio idrogeologico. Una partita complessa quest’ultima, da circa 10 milioni di euro, che però ad oggi sta procedendo bene e senza intoppi”.
E gli interventi sulla digitalizzazione, nello specifico?
“I progetti, come detto conclusi (per alcuni siamo in asseverazione), riguardano tutti l’accessibilità del cittadino ai servizi pubblici: carta d’identità elettronica, strumenti per interagire con le pubbliche amministrazioni come lo SPID e la app IO, per contributi complessivi che ammontano a 160mila euro. Oltre a questi, avevamo anche altri progetti che erano PNRR ma poi sono stati traslati nelle misure piccole e medie opere: anche in questo caso siamo a buon punto. Per la scadenza del PNRR al 2026 nel nostro Comune ci faremo trovare più che pronti”.
Risultati raggiunti, dunque. Ma quali sono state le principali difficoltà?
“Non ci siamo trovati davanti sfide particolarmente impegnative, ma va detto che siamo arrivati pronti a questo appuntamento: abbiamo una squadra di lavoratori giovani che sono molto competenti, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti tecnici legati al digitale, e questo ci ha permesso di approcciarci alla partita del PNRR senza incontrare ostacoli particolarmente complessi, e siamo stati assegnatari dei progetti fin da subito. Abbiamo notato, invece, che chi ha deciso di affrontare i bandi in una maniera aggregata, ad esempio attraverso la Provincia, ha incontrato maggiori difficoltà. Ma quelle sono scelte, legate soprattutto alla propria situazione interna in termini di risorse e personale”.
Roberto Cialotti – sindaco di Saludecio
“A Saludecio abbiamo finanziamenti PNRR relativi ai danni dell’alluvione del 2023, per un totale di 3 milioni e 200mila euro. Purtroppo abbiamo avuto altri danni da maltempo nell’autunno del 2024, per i quali abbiamo stimato la necessità di altri 26mila euro di contributi per lavori. Per questi ultimi abbiamo già avanzato richiesta, ma al momento non abbiamo ancora avuto riscontro. Per quanto riguarda tutti i finanziamenti approvati, ci troviamo nella fase di inizio lavori, con la previsione di partire entro l’estate”.
Avete finanziamenti PNRR anche per altri ambiti?
“Abbiamo avuto contributi per l’ambito PA e digitalizzazione, che sono già stati ricevuti e per i quali siamo già completamente a regime, anche grazie al coordinamento della Provincia, che ha aiutato tutti i Comuni della Valconca anche attraverso propri tecnici e funzionari. Allo stesso tempo, però, devo segnalare anche un aspetto negativo della nostra situazione: per quanto riguarda altri ambiti del PNRR non abbiamo progetti in ballo, perché la precedente Amministrazione non si è attivata con i relativi bandi. Su questo si poteva di certo fare meglio, perché soprattutto sulle infrastrutture avremmo bisogno di interventi, in primis a livello di plessi scolastici, e purtroppo su questo al momento non sembrano esserci aperture”.
Un elemento spesso segnalato, soprattutto dai piccoli Comuni, è quello delle difficoltà legate all’accesso al PNRR per la complessità dei bandi e, allo stesso tempo, per il poco personale a disposizione. È così anche a Saludecio?
“Il vero ostacolo non è tanto la complessità dei bandi, che sono in realtà accessibili, ma il numero e le qualifiche del personale per questo tipo di progetti, il che non è scontato soprattutto nei piccoli Comuni dell’entroterra. Nel nostro caso, infatti, mi sono avvalso di un collaboratore esterno, senza il quale sarebbe stato davvero complicato. E così avviene anche in altri Comuni di piccole dimensioni, in cui non è facile procedere diversamente”.