Home Vita della chiesa Chiesa e Massoneria: rapporto difficile

Chiesa e Massoneria: rapporto difficile

Il giudizio negativo della Chiesa Cattolica sulla Massoneria non è cambiato, nonostante ci siano massoni che si professano cattolici o sacerdoti che simpatizzano per logge massoniche.
“La Massoneria è un nemico della Chiesa, nasce con questa inimicizia e persegue la realizzazione di questa inimicizia con la distruzione della Chiesa e della civiltà cristiana”. Lo ha riaffermato don Lorenzo Lasagni, Presidente del GRIS (Gruppo Ricerca Informazione Socio-Religiosa) della Diocesi di Ravenna, riprendendo le parole del Vescovo di San Marino-Montefeltro, monsignor Luigi Negri, durante l’incontro pubblico che si è svolto nei giorni scorsi presso la parrocchia riminese di San Girolamo, organizzato dal GRIS di Rimini, sul tema “Rapporti tra Chiesa e Massoneria”.

“L’origine della Massoneria è sen’altro controversa, ma ha una sua prima collocazione nelle antiche corporazioni dei maestri di arte muraria, ecco il perché dell’uso del grembiulino, del compasso e della squadra. Esse ebbero la massima espansione tra l’XI e il XIII secolo. – spiega don Lasagni, relatore della serata – Con il passare del tempo, nell’anglicana e protestante Inghilterra, la massoneria si trasforma da ‘operativa’ a ‘speculativa’ cioè acquisisce una sua ideologia e abbandona le sue antiche tradizioni di arte muraria. Nasce così il 24 giugno del 1737, nel giorno di San Giovanni Battista, la Massoneria moderna con la Gran Loggia d’Inghilterra. Nel giro di pochi decenni si espande in tutta Europa e diventa uno dei canali principali attraverso i quali i princìpi propugnatori della Rivoluzione francese attecchiscono in Italia, soprattutto per mezzo di Napoleone che saccheggia la nostra penisola. Senza dimenticare che la Massoneria ha avuto un ruolo importante e decisivo, insieme al mondo protestante europeo, ai circoli giacobini e ai liberali italiani, nella storia dell’unità d’Italia”.

La Massoneria comunque è un fenomeno complesso che, nel corso della sua storia, ha vissuto diversi scismi e si differenzia nelle varie nazioni.
“Ogni loggia, internazionale o nazionale, ha la sua autonomia. In Italia ci sono tre grandi famiglie massoniche: la Grande Loggia d’Italia, la Grande Loggia Regolare, riconosciuta da Londra, ma soprattutto il Grande Oriente d’Italia (detta di Palazzo Giustiniani, ndr) fondata nel 1805, con circa 25.000 iscritti distribuiti nelle 720 logge sul territorio nazionale.
Oggi è presente una massoneria anglo-sassone (Inghilterra, Nord America, Germania) meno anticlericale della massoneria latina (Francia, Spagna, Sudamerica). Quest’ultima ha prodotto attacchi viscerali contro la Chiesa cattolica. Un odio che si è manifestato in Italia, soprattutto, durante il Risorgimento. Purtroppo l’Unità d’Italia è stata imposta alla gente del Sud dalla monarchia sabauda, alleata con le potenze straniere massoniche e giacobine, con la forza dei fucili e dei cannoni. L’unità d’Italia è stata fatta per le ambizioni espansionistiche e colonialistiche dei Savoia con l’aiuto della Massoneria.
Un’Unità voluta nel nome della lotta al Papato e alla distruzione della Chiesa cattolica. L’assioma del conte Camillo Benso di Cavour era ‘Noi siamo i propugnatori della libertà e del progresso. Vogliamo unire i popoli dell’Italia per dare loro libertà e progresso e far sì che diventi una potenza, eliminando il nemico numero uno che è lo Stato pontificio e il Papa di Roma. Ma non tanto come potenza e governo, ma perché così togliamo il potere alla Chiesa di annunciare all’uomo Cristo e il Vangelo e confiniamo la Chiesa nelle sacrestie e i preti a lucidare le panche’.
Obiettivo dei massoni era sminuire l’insegnamento del catechismo, distruggere la famiglia, fare approvare il divorzio, portare un’anarchia morale”.

Come risponde la Comunità cristiana?
“La Chiesa ha cominciato ad occuparsi della Massoneria nel 1738 con Papa Clemente XII e la sua lettera apostolica In Eminenti Apostolatu specula, rilevante anche l’enciclica Humanum genus del 20 aprile 1884 di Leone XIII in cui si condanna il Relativismo filosofico e morale della Massoneria – evidenzia don Lasagni -. Il Codice di Diritto canonico del 1917 al canone 2335, inoltre, così recita “chi si ascrive alla setta massonica o ad altre associazioni dello stesso genere, che macchinano contro la Chiesa o le legittime autorità civili, incorre ipso facto nella scomunica riservata simpliciter alla S. Sede”.
L’inconciliabilità di appartenenza di un battezzato alla massoneria è stata riconfermata, dall’allora prefetto della Sacra Congregazione e attuale Pontefice, Cardinale Joseph Ratzinger, nel 1983 quando era stato posto il quesito se il giudizio della Chiesa non fosse mutato visto il nuovo codice di Diritto Canonico (1983) in cui non era espressamente menzionata anche se al canone 1374 troviamo ‘Chi dà il nome ad una associazione, che complotta contro la Chiesa, sia punito con giusta pena; chi poi tale associazione promuove o dirige sia punito con l’interdetto’. Un battezzato quindi che s’iscrive alla Massoneria è in stato di peccato mortale”.

La Massoneria non solo ha combattuto la Chiesa, ma anche la sua dottrina è contraria alla fede cristiana.
“Nella Massoneria, oltre ad un dio immobile denominato grande architetto, si rifiuta la Rivelazione cristiana perché è un dogma. Non c’è una Verità rivelata da Qualcuno, ma è sempre un’opera della ragione umana che può sempre essere messa in discussione, determinata dalle persone, dai luoghi, dalle circostanze… tutto è relativo.
Gesù ha detto, vedi il Vangelo di Giovanni, Io sono la Verità… ed è qui il nodo del problema: la Verità non è una speculazione filosofica legata alla ragione, ma è Dio e il suo amore”.

Francesco Perez